BENVENUTI
Signor giudice/Le stelle sono chiare/Per chi le può vedere/Magari stando al mareSignor giudice /Chissà chissà che sole/Si copra per favore/Che le può fare male
Immaginiamo che avrà/Cose più grandi di noi/Forse una moglie/Troppo giovane
E ci scusiamo con lei/D'importunarla così/Ma ci capisca/In fondo siamo uomini così così
Abbiamo donne abbiamo amici così così /Leggiamo poco leggiamo libri così così
E nelle foto veniamo sempre così così/.../
Noi siamo tanti siam qua, già la chiamiamo papà/Di quei papà
Che non si conoscono/ Quel giorno quando verrà giudichi senza pietà/Ci vergognamo tanto d'essere uomini/così così
/..../Signor giudice noi siamo quel che siamo/Ma l'ala di un gabbiano può far volar lontano
Signor giudice qui il tempo scorre piano/Ma noi che l'adoriamo col tempo ci giochiamo
L'ombra sul muro non è una regola/Però ci fai l'amore per abitudine
Lei certamente farà quello che è giusto/Per noi che ci fidiamo e continuiamo
A vivere così così così
/.../
(Roberto Vecchioni, Signor Giudice)
Qualcuno la chiama la “mania dei blog”. Qualche altro vi legge addirittura non meglio precisati disegni “sovversivi” nel mettere a disposizione uno spazio virtuale vissuto come luogo di incontro, di confronto e di discussione. Questi “signori giudici” che hanno sempre la verità in tasca, l’assoluta certezza di non sbagliare mai, l’intima convinzione di esser sempre dalla parte della ragione, mi fanno venire in mente Eugenio Montale il quale, ricevendo il Premio Nobel per la poesia, disse: “sono qui per aver scritto poesie: un prodotto assolutamente inutile ma, per fortuna, quasi mai nocivo”. Cosa può esserci di nocivo, infausto, pericoloso in un blog? Francamente, frequentandone da tempo alcuni, ancora non l’ho capito. Forse che sia il timore di scoprire che, spesso, proprio nelle discussioni che animano i vari post ci si possa accorgere di come le distanze e le differenze tra persone che hanno cultura, esperienze, appartenenze tra loro diversissime non sono così lontane come sembra? E siccome mi diverte troppo l'idea che esistano piazze virtuali di questo tipo, ho deciso di costruirne una anche io. E questa piazza me la sono immaginata come dovrebbero essere tutte le piazze del mondo: circondata da tanti alberi che facciano ombra a chi vuol riposarsi in attesa del calar del sole. E poi piena di tanti spazi verdi a disposizione di tutti quei saltimbanchi della vita che vogliano mettere in scena le nostre diverse umanità. E c'è pure un chiosco, sì un piccolo chiosco – là sulla destra – a vendere gelati e cocomeri, con qualche tavolino e poche sedie dove discutere e ragionare mangiando qualcosa. Una piazza dove può entrare solo chi si sente (o vorrebbe sentirsi) ancora un pò bambino con la voglia eterna di stupirsi per un nonnulla (anche per una piazza che non c'è) e la gioia grande di incontrare gente nuova. E se qualcuno non ci vuol entrare, son fatti suoi... Agli altri, a coloro che si avvicinano per la prima volta a questo spazio do il mio benvenuto e l’augurio che possano trovarsi a casa loro. Io, per me, farò di tutto per essere un padrone di casa assolutamente ospitale....
E se poi qualcuno tornerà stia tranquillo: ci sarà sempre qualcosa di fresco da bere.
Che il viaggio inizi dunque....Buona lettura.
Davide
Ho letto millanta storie di cavalieri erranti, di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza. Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto: vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso, e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello, ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo ! Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante, colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte, com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...
(Francesco Guccini, Don Chisciotte)
7 Commenti:
Benvenuto Davide tra i maniaci sovversivi dei blog
Una bella iniziativa, di apertura: del resto già da qualche anno non è poi così strano, per un politico, avere un blog. E' bene che anche a Mira si stiano muovendo le cose: per ora in queste agorà on-line, in attesa delle piazze reali :-)
Una bella iniziativa, di apertura: del resto già da qualche anno non è poi così strano, per un politico, avere un blog. E' bene che anche a Mira si stiano muovendo le cose: per ora in queste agorà on-line, in attesa delle piazze reali :-)
Benvenuto tra i maniaci sovversivi!!!
eh va bè, non può mancare un benvenuto anche da tuo fratello, anche se di politica non me ne frega assolutamente nulla! ;)
allora un augurio che questo blog sia un mezzo di comunicazione piu' diretto ...
sei sempre una sorpresa ....
e da parte delle ragazze dell'associazione di mira abbiamo capito dove impegni "Bene" il tuo tempo ...
ciao ciao
Benvenuto nel club dei bloggers!
Sono lieta che un assessore cominci a pensare di creare una piazza virtuale, dove poter scambiare idee ed informazioni e non posso che accomunarmi con l'idea che in mancanza di una reale piazza che ci unisca, ci si ritrovi almeno in quella virtuale..
Ma mi dica, non sarebbe bello veramente potersi incontrare come Lei dice in un comune luogo, magari con gelaterie, negozi e poter passeggiare guardandosi in viso e riconoscendosi cittadini di Mira??
Tanti auguri per l'iniziativa e se lo desidera, visiti pure e lasci qualche coomento magari sul mio blog. (sono una comune cittadina e non un politico: vox populi)
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