E ORA?
Scrivo a caldo qualche impressione mentre scorrono i dati (ancora provvisori) di questa tornata elettorale. Che dire?
A vincere è la Lega Nord. Senza se e senza ma. Ha vinto nettamente in Veneto ed ha dato (secondo me) un segnale molto chiaro a Venezia dove alla Regionali tocca il 19,18% (dati de Il Corriere) e alle comunali perde per strada quasi l'8% dei consensi: troppo divario per non pensare ad un messaggio chiaro agli alleati circa la primogenitura delle candidature. Vince la Lega e. tramite suo, vince il centrodestra: erano elezioni di middle time, di metà legislatura allorquando è abituale registrare una disaffezione dell'elettorato verso le forze di governo. Così non è. Il centrosinistra perde (malamente) in Piemonte; perde nel Lazio (e qui il successo della Polverini è amplificato dalla mancata presentazione delle relative liste); perde in Campania ed in Calabria. Quattro regioni che, fino ad oggi, abbiamo governato. In Veneto, Bortolussi arriva a poco più del 29%, 5 anni fa Massimo Carraro aveva superato il 40%.
E ora? Ora occorre, io credo, ripartire dal laboratorio politico di Giorgio morsoni che, attorno a dun programma, riesce a mettere insieme una coalizione ampia che va da Rifondazione all'UDC: Riuscirà a governare una coalizione così eterogena? Lo vedremo. Sta di fatto che ora è giunto il momento, finalmente (e senza indugi), che il PD superi divisioni, ex appartenenze, sospetti e dietrologie. A Mira il PD arriva al 35%: mi pare un risultato straordinario. Così come (permettetemelo) mi pare semplicemente straordinario il risultato raggiunto dall'amico Andrea Causin che conm oltre 7000 preferenze è il candidato più votato.
Rimbocchiamoci le maniche. E' ora - finalmente - di lavorare per un partito veramente unito.
Che la forza sia con voi!
Etichette: POLITICA
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