lunedì 8 marzo 2010

(DIS)INFORMAZIONE

Nel 1996 il mai sufficientemente compianto Andrea Barbato pubblicò (Roma, Editori Riuniti) un agevole pamphlet titolato Come si manipola l'informazione: il maccartismo e il ruolo dei media.
Come alcuni di voi ricorderanno negli anni '50, negli Stati Uniti, iniziò una caccia alle streghe nei confronti di moltissimi funzionari dello Stato, giornalisti accusati di essere filo-comunisti. Questa campagna fu avviata da Joseph McCarthy, senatore repubblicano, che il 9 febbraio 1950, ospite del Club delle Donne Repubblicane di Wheeling in West Virginia, agitando dei fogli disse ho qui una lista di 205 (in seguito ridotta a 57) persone, che sono note al Segretario di Stato per essere membri del Partito comunista e che, nonostante questo, ancora lavorano al Dipartimento, formandone la politica. Si badi bene: McCarthy non diede MAI a nessuno copia di quei fogli che, secondo Barnbato (e non solo lui tanto che anni dopo il senatore repubblicano fu pubblicamente censurato dai suoi pari) in realtà erano assolutamente...vuoti. Però parole giuste dette al momento giusto portarono al risultato che tutti conosciamo.

Mi pare che ciò che sta accadendo in questi giorni sia un perfetto esempio di come sia facilissimo manipolare l'informazione (e dunque la verità) nel nostro Paese. E' accaduto che, nel Lazio, i rappresentanti del PDL non hannom rispettato il temrine ultimo per la presentazione delle liste. Errore marchiano, grossolano, sciocco e stupido. Ma errore. Evidente e chiaro. C'è una regola e questa regola va rispettata. Ebbene: è ovvio che NESSUNO poteva certo permettersi il lusso di escludere una parte consistente dell'elettorato. E' altrettanto normale che il Presidente della Repubblica non potesse che firmare il DECRETO INTERPRETATIVO approvato in extremis dal governo.

Ciò che indigna però è:

1) le dichiarazioniu degli esponenti del centrodestra che, di fronte a quanto accaduto, se la pigliano con la sinistra che sa solo insultare;

2) il fatto che NESSUNO, ma proprio NESSUNO, abbia chiesto scusa agli italiani in generale e al resto di partiti e movimenti che le regole (e gli orari limite) li hanno rispettati.

Che la forza sia con voi!

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