VERITA
Dal Tgcon:
Fu la malaria a uccidere Tutankamon
Il Dna del faraone bambino, salito al trono all'età di 9 anni e deceduto a 19, non si limita a svelare il motivo della sua morte da tempo al centro di svariate teorie, rivela anche particolari del suo fisico e del suo patrimonio genetico. Il test è stato svolto da un team di scienziati, tra i quali anche degli italiani.
Da quando la sua tomba è stata ritrovata praticamente intatta nel 1992, la mummia di Tutankamon è stata al centro di studi svolti per comprendere meglio sia la sua figura sia la XVIII dinastia egizia. Vissuto tra il 1341 e il 1323 a.C., il faraone ha solleticato la curiosità di molte comunità scientifiche e, dopo anni, è arrivato il verdetto basato sul test del genoma. La sua morte è da imputare alla malaria, che ha vinto sul suo corpo indebolito da un'insufficienza immunitaria causata da una frattura ossea. Nella sua tomba sono stati rinvenuti anche dei bastoni, particolare che ha indotto il team di scienziati a confermare questa teoria e a svolgere altri studi che hanno confermato una malformazione al piede. Pare così definitivamente svelato il motivo della morte di Tutankamon, legato ad una necrosi ossea che, unita alla malaria, ne ha provocato il decesso. Ma il suo DNA ha svelato altri particolari e ne ha smentiti altri. I tratti femminili del faraone avevano indotto alcuni studiosi, in assenza di basi scientifiche, a pensare che fosse affetto da ginecomastia, una condizione secondo la quale il seno dell'uomo diventa prominente, possibilità scartata dai risultati del test del genoma. Ne risulta che i tratti femminei del giovane regnante siano da ricondurre agli usi e ai costumi dell'epoca. Il DNA ha fornito altre informazioni, individuando in Akhenaton e in sua sorella i genitori di Tutankamon. I risultati di questi esami, molto attesi nell'ambiente, permettono di fare luce sulla morte del giovane faraone, sulla quale sono state ventilate diverse ipotesi, dall'avvelenamento alla setticemia, dall'embolia alla morte violenta.
Da quando la sua tomba è stata ritrovata praticamente intatta nel 1992, la mummia di Tutankamon è stata al centro di studi svolti per comprendere meglio sia la sua figura sia la XVIII dinastia egizia. Vissuto tra il 1341 e il 1323 a.C., il faraone ha solleticato la curiosità di molte comunità scientifiche e, dopo anni, è arrivato il verdetto basato sul test del genoma. La sua morte è da imputare alla malaria, che ha vinto sul suo corpo indebolito da un'insufficienza immunitaria causata da una frattura ossea. Nella sua tomba sono stati rinvenuti anche dei bastoni, particolare che ha indotto il team di scienziati a confermare questa teoria e a svolgere altri studi che hanno confermato una malformazione al piede. Pare così definitivamente svelato il motivo della morte di Tutankamon, legato ad una necrosi ossea che, unita alla malaria, ne ha provocato il decesso. Ma il suo DNA ha svelato altri particolari e ne ha smentiti altri. I tratti femminili del faraone avevano indotto alcuni studiosi, in assenza di basi scientifiche, a pensare che fosse affetto da ginecomastia, una condizione secondo la quale il seno dell'uomo diventa prominente, possibilità scartata dai risultati del test del genoma. Ne risulta che i tratti femminei del giovane regnante siano da ricondurre agli usi e ai costumi dell'epoca. Il DNA ha fornito altre informazioni, individuando in Akhenaton e in sua sorella i genitori di Tutankamon. I risultati di questi esami, molto attesi nell'ambiente, permettono di fare luce sulla morte del giovane faraone, sulla quale sono state ventilate diverse ipotesi, dall'avvelenamento alla setticemia, dall'embolia alla morte violenta.
Giuditta Mosca
Che la forza sia con voi!
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page