martedì 7 aprile 2009

DOMANDE

E' notte fonda e continuo ad osservare, sullo schermo della televisione di casa mia, le immagini devastanti di paesi distrutti. Solo il silenzio può fare da colonna sonora a quelle macerie, agli applausi speranti quando qualcuno viene estratto vivo, alle grida di dolore di chi ha perduto persone care. E però poi ti sorgono, spontanee, delle domande...
Mi chiedo, ad esempio, quando saremmo davvero un Paese normale dove se un tecnico ricercatore predice un terremoto - ancorché usando metodi empirici e non scientificamente assodati - anziché definirlo un "imbecille" non gli si chieda di mettere a disposizione della comunità scientifica il suo lavoro affinché lo analizzi e lo giudichi.
Mi chiedo quando saremmo davvero un Paese normale dove in una zona dichiaratamente e manifestamente sismica vengano adottate tutte le precauzioni necessarie ad impedire questo scempio di vite umane.
Mi chiedo quando saremmo davvero un Paese normale dove l'uomo smetta di violentare la terra, di trasformare campi in quartieri urbanizzati selvaggiamente pagando poi, carissimamente, il prezzo di questa ingordigia.
Mi chiedo quando saremmo davvero un Paese normale dove, terminata l'emergenza, vengano considerati eroi nazionali le migliaia di persone che hanno lasciato tutto - i propri affetti, il proprio lavoro - per correre in aiuto alle persone vittime di questa tragedia.
Mi chiedo quando saremmo davvero un Paese normale dove il "mai più" sia davvero questo: un "mai più" reale e concreto e non una violenta utopia.
Mi chiedo...ma non ho risposte. Forse le domande sono stupide. Come tutte le mie domande.
Che la forza sia con tutti gli abruzzesi!


3 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Le tue de non si doveva domande sono tutt'altro che stupide. Ma non posso leggerti senza pensare anche al tuo ruolo di vice sindaco per cui una domanda in più che dovresti porti è questa: chiediti come mai a Mira si è urbanizzato dove non sarebbe stato opportuno e si continua a farlo con la cosidetta urbanistica concertata (dove mediamente l'interesse pubblico ricavato è risibile) in maniera secondo me forzata. E chiediti come mai a causa di questo, in alcune zone in particolare, al primo acquazzone interi quartieri di Mira vanno sott'acqua con tutti i danni che ne conseguono. Chiediti tutto questo e anche di più quando ti troverai a dover discutere di Pat a Mira. Omar Bison

7 aprile 2009 alle ore 12:37  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Condivido le tue osservazioni. E credo che proprio attorno al PAT possa nascere un dibattito che interessi tutta la città, nelle sue più ampie articolazioni (mondo associativo, categorie economiche, privati cittadini)in modo che, davvero, INSIEME si possa costruire la "Mira del futuro". Quanto agli allagamenti permettimi una osservazione (e fatta, sia chiaro, incrociando le dita): oggettivamente da quando, anche grazie all'indispensabile aiuto del Commissario di Governo, sono iniziati i primi interventi, anche in caso di piogge eccezionali (e ve ne sono state) la situazione non è mai stat drammatica come, invece, purtroppo acaduto qualche mese fa.

7 aprile 2009 alle ore 14:33  
Anonymous Anonimo ha detto...

In realtà il problema allagamenti si è manifestato nel momento in cui si è costruito senza considerare il mantenimento dell'equilibro idrogeologico (credo si dica così) del territorio, deviando in maniera discutibile corsi d'acqua, tombando fossati ecc. e senza considerare debitamente le diverse altitudini rispetto le vie di scolo. I quartieri costruiti così, che hanno subito tali problematiche, ci sono e non lo dico io ma comitati nati appositamente per questo e ben documentati. Volete fare una cosa utile? Quando ero consigliere comunale ho chiesto venisse votato un odg, poi votato all'unanimità, perchè Mira sottoscrivesse un protocollo d'intesa col consorzio di bonifica, poi, mi sembra, sottoscritto, per rendere obbligatorio per ogni progetto edilizio l'acquisizione del parere, obbligatorio per quanto non vincolante, del consorzio, in merito all'impatto sull'assetto idrogeologico generale e particolare dell'intervento. Si continua a fare? E nel caso non si faccia perchè non riprendere ad acquisire tale parere? Considera anche questo come tassello per la "Mira del Futuro". E lo scriverò nel forum. Ciao. Omar

8 aprile 2009 alle ore 10:14  

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