mercoledì 30 dicembre 2009

BUONA GLOBALIZZAZIONE


Quando, all'inizio del XIX secolo,, Napoleone decise di imprimere una svolta decisamente dittatoriale al suo potere, per prima cosa vietò la vendita dei quotidiani (nella sola Parigi se ne pubblicavano oltre 50): segno che già allora si percepiva l'importanza della comunicazione.

Molto più di recente la loggia massonica P2 nel suo "Piano di rinascita" scriveva: Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominativamente. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente. Ai giornalisti acquisti dovrà essere affidato il compito di "simpatizzare" per gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.In un secondo tempo occorrerà:a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;d) dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit. (devo questa "scoperta" a Come mi batte forte il tuo cuore, il bellissimo libro - edito da Einaudi - che Benedetta Tobagi ha scritto per ricordare il padre, Walter, trucidato nel 1980 dalle Brigate Rosse e che mi ha fatto compagnia nell'ultimo week end).

Anche ora in Iran migliaia di uomini e donne stanno lottando (e morendo) per la libertà. Si scagliano contro un moloch che si rifiuta di capire che la Storia è inesorabile nel suo corso. Inutile stringere cordoni sanitari di silenzio: i social network, oggi, permettono a chiunque di entrare in contatto con l'universo mondo, di raccontarsi e raccontare, di conoscersi e conoscere: è ormai impensabile anche solo immaginare che le giovani generazioni non si contaminino tra loro all'insegna della libertà. Ciò che sta accadendo in quel Paese, dalla storia così radicalmente fondamentale per la cultura, lo conosciamo anche grazie a questi nuovi mezzi di informazione. I giovani di quel Paese hanno imparato il bene prezioso della libertà e della democrazia parlando, attraverso Internet, coi loro coetanei sparsi nel mondo. Lo stesso accade in Cina. Lo stesso è accaduto in altri Paesi. Anche questa è globalizzazione. Ma buona globalizzazione.

Che la forza sia con voi!

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page