SE MAN DE LADRO NON PRENDE, CANTON DE CASA RENDE
E se non sapete la traduzione, pazienza. Il divin dialetto veneto (ma occorrerebbe parlare di dialetti giacchè le sfumature e le inflessioni variano anche per pochi chilometri) è, al pari di tutti gli altri dialetti, lingua. E lingua fino in fondo.
Comunque, leggendo l'articolo pubblicato da TGCOM tutto sarà più chiaro:
Quando si dice che l'occasione fa l'uomo ladro. Nel caso che stiamo per raccontare la protagonista è una turista milanese di 48 anni che ha trovato una borsa con dentro portafogli e carta di credito. Invece di restituirla è andata in gioielleria a comprarsi un anello. Contenta del suo operato ci è tornata per acquistarne uno di maggior valore, ma è stata scoperta e denunciata dai carabinieri. E' successo a Marina di Bibbona (Livorno).
La donna, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, aveva acquistato l'anello, per un valore di 500 euro, in una gioielleria del centro di Cecina (Livorno), il 31 luglio scorso, lo stesso giorno in cui una cinquantenne aveva denunciato ai militari il furto della sua borsa all'interna dela biblioteca comunale. I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire la vicenda, con la turista milanese che aveva scarabocchiato una firma poco leggibile sulla ricevuta di pagamento della carta.Il 4 agosto però la milanese ha commesso un grave errore: è tornata nella stessa gioielleria per acquistare un anello di maggiore valore. Il titolare del negozio, nel fattempo avvisato dai carabinieri ai quali aveva confermato l'acquisto dei giorni precedenti, ha informato il 112 e la donna è stata sorpresa nel negozio e denunciata per i reati di sostituzione di persona, ricettazione aggravata, truffa e illecito utilizzo di carta di credito. La milanese ha infatti ammesso di avere preso la borsa dopo averla trovata incustodita nella biblioteca cecinese e che l'anello doveva essere un regalo per una persona cara.
La donna, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, aveva acquistato l'anello, per un valore di 500 euro, in una gioielleria del centro di Cecina (Livorno), il 31 luglio scorso, lo stesso giorno in cui una cinquantenne aveva denunciato ai militari il furto della sua borsa all'interna dela biblioteca comunale. I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire la vicenda, con la turista milanese che aveva scarabocchiato una firma poco leggibile sulla ricevuta di pagamento della carta.Il 4 agosto però la milanese ha commesso un grave errore: è tornata nella stessa gioielleria per acquistare un anello di maggiore valore. Il titolare del negozio, nel fattempo avvisato dai carabinieri ai quali aveva confermato l'acquisto dei giorni precedenti, ha informato il 112 e la donna è stata sorpresa nel negozio e denunciata per i reati di sostituzione di persona, ricettazione aggravata, truffa e illecito utilizzo di carta di credito. La milanese ha infatti ammesso di avere preso la borsa dopo averla trovata incustodita nella biblioteca cecinese e che l'anello doveva essere un regalo per una persona cara.
Che la forzia sia con voi!
Etichette: SOCIETA
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page