venerdì 25 settembre 2009

MR. PRESIDENT




C'è molto di kennedyano nell'attuale Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Hussein Obama: giovane, glamour, sorridente. Una liaison che egli stesso ha contribuito (consapevolmente?) a rafforzare facendosi riprendere mentre è al lavoro nello studio ovale mentre la figlia Sasha gioca a nascondino. Una immagine che ricorda quella di JFK col piccolo John John nascosto sotto la sua scrivania. Una liaison resa evidentissima dalla profonda commozione che ha assalito il Presidente commentando la morte del senatore Ted Kennedy (ho il cuore spezzato commentò).
Ma c'è, io credo, molto di kennediano anche nella politica estera obamiana. Specialmente in cviò che è accaduto poche ore fa: per la prima volta un Presidente degli USA ha guidato la conferenza generale delle Nazioni Unite. Obama ha voluto, con questo gesto, mettere in risalto la assoluta importanza che, per lui, riveste questo organismo, nato il 25 aprile del 1945, all'indomani della tragedia della seconda guerra mondiale. Anche in quel suo appello finale, l'America da sola non può farcela, vi è la manifesta volontà di restituire alle Nazioni Unite il compito ed il ruolo per cui, più di 60 anni fa, erano nate. Ed in questo c'è molto kennedy: perché JFK credeve nell'ONU. Ci credeva al punto da inviare, come capo della diplomazia americana, Adlai Stevenson e non (come sospettano taluni) come risarcimento per aver accettato di non sfidarlo alle Presidenziali nel 1960) ma perché lo riteneva l'uomo giusto non solo per sostenere la sua politica estera ma proprio per riaffermare la centralità dell'ONU.
Che la forza sia con voi!

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page