TANTO PER DIRE....
Da Wikipedia...
Il termine cattocomunismo definisce, nel panorama filosofico e politico italiano, l'insieme di quei pensatori, religiosi e politici che, pur essendo di dichiarata fede cattolica, optarono per una scelta politica e programmatica vicina alle posizioni comuniste, accettando - senza tuttavia aderirvi completamente - gran parte del pensiero marxista. I cattocomunisti si differenziano dai "catto-socialisti", con radici ed esperienze politiche riconducibili all'alveo del Partito Cristiano Sociale e del Socialismo non marxista (ad esempio Riformismo e Solidarietà, fondato da Pierre Carniti).
Largamente diffuso nella pubblicistica politica a partire dagli anni settanta (e con un significato prevalentemente spregiativo per i detrattori) è servito a indicare il processo di avvicinamento tra Partito Comunista (PCI) e Democrazia Cristiana (DC) nell'ambito della strategia berlingueriana e morotea del compromesso storico. Oggi il termine cattocomunista è ancora utilizzato per definire gli esponenti della sinistra DC (alcuni dei quali vicino al pensiero dossettiano e delle esperienze di Don Milani), confluiti prevalentemente prima in Democrazia è Libertà - La Margherita e poi nel Partito Democratico. L'accezione del termine è spesso utilizzata ancora oggi forma negativa [1].
In un'accezione più ampia con cattocomunismo ci si riferisce ad un movimento dei cattolici del partito della Sinistra Cristiana, una componente delle formazioni cattoliche che operarono nella resistenza antifascista e che ebbero tra i loro esponenti Franco Rodano, Felice Balbo, Adriano Ossicini. In questo senso l'espressione cattocomunismo si trova, per esempio, negli scritti di Augusto Del Noce (cfr. Il cattolico comunista) e di Gianni Baget Bozzo.
Largamente diffuso nella pubblicistica politica a partire dagli anni settanta (e con un significato prevalentemente spregiativo per i detrattori) è servito a indicare il processo di avvicinamento tra Partito Comunista (PCI) e Democrazia Cristiana (DC) nell'ambito della strategia berlingueriana e morotea del compromesso storico. Oggi il termine cattocomunista è ancora utilizzato per definire gli esponenti della sinistra DC (alcuni dei quali vicino al pensiero dossettiano e delle esperienze di Don Milani), confluiti prevalentemente prima in Democrazia è Libertà - La Margherita e poi nel Partito Democratico. L'accezione del termine è spesso utilizzata ancora oggi forma negativa [1].
In un'accezione più ampia con cattocomunismo ci si riferisce ad un movimento dei cattolici del partito della Sinistra Cristiana, una componente delle formazioni cattoliche che operarono nella resistenza antifascista e che ebbero tra i loro esponenti Franco Rodano, Felice Balbo, Adriano Ossicini. In questo senso l'espressione cattocomunismo si trova, per esempio, negli scritti di Augusto Del Noce (cfr. Il cattolico comunista) e di Gianni Baget Bozzo.
E dunque tutto è sistemato! Il Vaticano ha riaffermato l'ottimo stato dei rapporto col governo italiano. Non è accaduto nulla! Anche perché....
Dal vangelo di Giovanni, capitolo 2, versetti dal 13 al 25:
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
Ed io che sono cattolico di confine mi chiedo: non è che per caso tra quella gente che vendeva di tutto un pò, vi fosse anche chi prometteva, in cambio di una generale perdonanza, una legge sul "Testamento biologico" a forma e misura del fondamentalismo nostrano?
Che la forza sia con voi!
Etichette: SOCIETA
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page