QUOTA 181
No..non è una "vetta" raggiunta, nemmeno al termine di una abbondante bevuta ...quanto piuttosto il numero registrato al termine della campagna abbonamenti della stagione teatrale mirese 2007/2008 che inizierà stasera con lo spettacolo di Natalino Balasso. 181 abbonamenti e, addirittura, 51 nuovi abbonamenti: è stato toccato un record straordinario (+ 26% rispetto all'anno scorso e questo quando da più parti si levano grida d'allarme per la poca frequentazione di teatri in Italia), mai nessuna precedente stagione aveva avuto simili risultati. Oramai quasi il 70% dei posti disponibili a teatro è stato occupato da abbonati. Sono davvero felice. Ai nuovi abbonati così come a quanti sabato entreranno in Teatro per la prima volta - magari attratti proprio da Balasso - voglio augurare di sentirsi a casa propria. Mi piacerebbe che il nostro Teatro fosse sentito sempre più come davvero "nostro", come una cosa di cui andare orgogliosi. Da qui però vorrei ricordare anche un persona che non c'é più ma a cui tutti noi dobbiamo la nascita del "nostro" teatro, l'ex sindaco Maurizio Bacchin che volle lanciare a questa nostra città una sfida che fosse culturale certo, ma anche economica e sociale: attraverso il teatro proporre una idea di versa di Mira.
Giovedì sera mi sono intrufolato di nascosto proprio mentre Natalino stava facendo la prova generale. Il teatro vuoto, il palco illuminato, la voce di questo artista che risuonava libera, forte...mi sono seduto in fondo alla gradinata e mi sono goduto mezz'ora di perfetta solitudine accompagnato solo dalle storie di un Polesine che è ancora terra di campagna, di acqua, di suggestione. Il cellulare spento, lontano dai problemi amministrativi, dimentìco di tutto e di tutti, solo a godermi sino all'ultimo istante questa magia che è il Teatro.
Il libro per questo week end? Visto che è appena uscito, fresco di stampa, da Longanesi: Clive Cussler, LA CITTA PERDUTA
Che la forza sia con voi
Giovedì sera mi sono intrufolato di nascosto proprio mentre Natalino stava facendo la prova generale. Il teatro vuoto, il palco illuminato, la voce di questo artista che risuonava libera, forte...mi sono seduto in fondo alla gradinata e mi sono goduto mezz'ora di perfetta solitudine accompagnato solo dalle storie di un Polesine che è ancora terra di campagna, di acqua, di suggestione. Il cellulare spento, lontano dai problemi amministrativi, dimentìco di tutto e di tutti, solo a godermi sino all'ultimo istante questa magia che è il Teatro.
Il libro per questo week end? Visto che è appena uscito, fresco di stampa, da Longanesi: Clive Cussler, LA CITTA PERDUTA
Che la forza sia con voi
Etichette: CULTURA
9 Commenti:
E questi sono veri privilegi che noi invidiamo, altro che casta!Poter partecipare alle prove, poter assistere alla ristrutturazione della Villa dei Leoni, essere sempre in prima fila!
Congratualzioni ancora!
mi chiamo tommaso.
sono nato e vivo a mira.
... allora i conti non tornano.
lo scorso anno il teatro, hanno detto, ha avuto 150 abbonamenti.
numeri, non fantasie.
così dicevano.
quest'anno 181, cioè il 20% in più.
bene!!!
quanti di questi abbonamenti sono di mira? cioè quante persone vanno a teatro e provengono dalle sette frazioni di mira?
181 abbonamenti su 300 posti vuol dire circa il 60%, un buon numero... e bisognerebbe capire quanti sono gli spettatori totali di ogni singolo spettacolo... quelli reali, non quelli che, a volte, si millantano.
giusto avere un teatro, ma sarebbe anche giusto lavorare e collaborare con gli altri comuni rivieraschi: mira si è sempre contraddistinta per l'essere affetta da manie di protagonismo e di pensare di essere l'ombelico del mondo.
il teatro si sostiene con i propri mezzi oppure riceve contributi?
sfida economica e culturale è anche questo, no?
sorvoliamo sul concetto di cultura, perché ci porterebbe lontano, dato che, nonostante il teatro, abbiamo vissuto in questo nuovo millennio a un allontanamento sia di pubblico dai luoghi "della cultura" che di manifestazioni ed eventi.
quali idee per il futuro?
credo che in questo luogo si dovrebbe parlare anche di questo.
ciao Tommaso, ho letto con attenzione il tuo intervento e devo dire che fai delle giuste osservazioni. E' positivo sai farsi conoscere per l'offerta culturale, con il teatro ci possono essere anche dei ritorni nell'indotto (ristoranti, locali). A breve poi dovrebbero partire anche una serie di iniziative più "popolari"(mercatino dell'antiquariato, mercatino di Natale...sono sicura che l'assessore ci metterà a conoscenza di tutte.) E' un segnale positivo. Credo anch'io come te che ci sia stato un allontanamento, su questo non c'è dubbio, ma sono fiduciosa nel vedere che ci sia, in questo momento politico, anche un avvicinamento dei nostri amministratori. Stà ora a noi di aproffittarne con suggerimenti di pubblico interesse..Sono convinta che in questo spazio se ne potrà parlare.
ciao Cristina
l'allontanamento è un dato di fatto sotto gli occhi di tutti.
io sono convito, come altri, che questo è anche generato dalla poca attenzione che hanno avuto gli amministratori in tutti questi anni.
il futuro è futuro, per cui non so cosa porterà...
mira ha sempre voluto farsi centro di qualcosa ma, secondo me, lo ha sempre fatto nel modo sbagliato: con il teatro, non collaborando con gli altri comuni della riviera, ad esempio.
l'ecomuseo, che ha voluto tutto per se e solo per se.
il planetario...
molti altri sarebbero gli episodi da aggiungere, ma il fatto è che c'è sempre sotto questo: fare da soli cose che, magari, altri già fanno, o che altri potrebbero entrarci.
il campanile, in poche parole.
se pensi che a dolo, ogni fine mese, fanno un mercatino dell'antiquariato, forse convieni con me che è inutile farne uno a mira quando ce n'è uno a pochi passi...
o il mercatino di natale: hai visto quelli degli scorsi due anni?
un disastro! (che c'entra poi l'assessorato alla cultura con i mercatini mi è difficile da capire...)
e tutto ciò costa, poco o tanto, ma costa.
e in questi tempi in cui i soldi non sono mai abbastanza, credo si dovrebbero operare delle scelte.
io sono giovane, e per divertirmi vado altrove, perché qui non c'è nulla!
l'unica cosa era il tam tam ma ce lo hanno tolto e leggo, dai loro blog, che ancora non è chiaro cosa succederà.
poi il centro dedalo è qualcosa di... etereo, lontano.
restano solo i bar, luoghi di commercio...
dove si può far cultura?
a teatro?
nei mercatini dell'antiquariato o di natale?
la cultura non è solo questo.
c'è bisogno di una politica culturale e non di politici che fanno gli operatori culturali, legando ai propri gusti e alle proprie visioni la scelta degli artisti, come fino a oggi ho visto.
la forma è importante... la sostanza deve essere messa da chi conosce il campo, altrimenti tutto scade.
come è scaduta fino a oggi.
io, il mio piccolo contributo, quando posso e dove posso, lo do.
ma vorrei vedere una direzione!
Tommaso mi pare che tu cada in una contraddizione: da un lato contesti il "localismo" e dall'altro ti chiedi quanti, dei 181 abbonati, sono di Mira: che c'entra?
I mercatini rientrano tra le competenze di un'altra delega che il sindaco mi ha affidato, quella alle manifestazioni e agli eventi.
TAM TAM: proprio perché credo a questa iniziativa sono convinto sia necessario prendersi tutto il tempo che occorre; a tutt'oggi staimo esaminando una ipotesi di convenzione..ritengo che tra qualche giorno (al massimo entro la metà della pross. settimana) sia possibile iniziare la fase programmatoria.
PLANETARIO: credo che se tu telefoni al dottor talamoni, che ne è il direttore, sentiresti da lui stesso se questa esperienza va bene oppure no.
ECOMUSEO: la cooperativa che lo gestiva è fallita...proprio martedi pomeriggio sono riuscito a chiudere la vertenza col liquidatore fallimentare..quanto al fatto che l'abbia voluto tutto per sè (Mira intendo) non è affatto così..anzi: il mio predecessore era ed è un fermo e convinto sostenitore della collaborazione intercomunale.
POLITICA CULTURALE 1: credo che tu sia ancora più ingiusto verso il mio predecessore; il fatto che nel 2004 la Regione Veneto (che come tu ben saprai non è certo vicina al centrosinistra e la cosa dunque assume ancora più importanza) ha premiato Mira "città della cultura" significherà pur qualcosa o no? Il fatto che lo stesso Teatro comunale è conosciuto in tutta l'Italia centrosettentrionale (te lo posso dimostrare) ti pare poco? Il fatto che a Mira esistano almeno una quarantina di associaizoni culturali ti pare poco? Il fatto che l'anno prossimo inaugureremo il Palazzo dei Leoni il cui restauro è costato 4.400.000 euro ti pare poco?
POLITICA CULTURALE 2: io non sono un politico che fa l'operatore culturale...sono un "politico " (permettimi l'uso delle virgolette) che ha una visione, un sogno di come vorrebbe fosse la città in cui vive e che pensa che la cultura sia uno strumento attraverso cui realizzare questa visione..e se è una visione che non piace, gli elettori me lo faranno capire...
RAPPORTI CON GLI ALTRI COMUNI: sei davvero sicuro che gli altri comuni muoiano dalla voglia di collaborare con noi? Non è proprio così. Ti faccio un paio di esempi: la terza domenica di settembre, come tu ben saprai, a Mira c'è la Festa delle Consulte: ebbene sai quante telefonate inc..te ho ricevuto da un sindaco di un comune vicino al nostro che voleva assolutamente spostassimo questa festa perché coincideva con una sua iniziativa? Altro esempio: perché molti comuni ci hanno letteralmente copiato LETTERARIA anziché accettare i nostri inviti a collaborare? E perchè comuni, anche visino al nostro (non ne faccio i nomi, al momento) stanno pensando di costruirsi un teatro per sé anzichè aiutarci a "potenziare" il nostro? E questo accade non soltanto per la cultura..hai presente cos'è Veneto City? Un colosso da 1.800.000 metri cubi che Dolo e Pianiga voglio realizzare incuranti del fatto che il traffico si scaricherebbe, sai dove? bravo!, proprio su Mira attraverso via Molinella. Eppure quando il sindaco glielo ha fatto notare i suoi colleghi hanno detto "Mira sarà informata ma le decisioni le prendiamo noi!": bel modo di dimostrare voglia di collaborazione, non credi?
Beh, sono stato anche troppo lungo e ora devo tornare in comune per organizzare un'altra iniziativa culturale (a proposito: quando l'ho illustrata ad un collega assessore alla cultura di un altro comune, mi ha detto: "bellissima ma sai non ho soldi da darti..").
Ti saluto con sincera stima e (se la accetti) anche con amicizia.
Davide
Che la forza sia con te
Cultura e campanilismo non vanno d'accordo, questo è certo. Ho apprezzato molto l'ultima risposta, Davide, diretto senza cedere alla possibile incazzatura, deciso senza cedere alla maleducazione. Anche questo, a mio avviso, è cultura. E, se posso, io non vivo a Mira, ma vivo la "cultura" che a Mira viene proposta anche attraverso questa splendita stagione teatrale che conto di godermi il più possibile. Complimenti per la scelta degli artisti, di chiunque sia stata e qualunque sia stato il sogno che l'ha condotta.
Il sogno che ha fatto nascere questa stagione teatrale? Ho cercato di spiegarlo scrivendo l'introduzione a PRESENTE INDICATIVO, il cartellone "principale" di Mira al cuore....Esso risiede nella mia, personalissima, convinzione che - terminato lo spettacolo, mentre il sipario scende e sul palco i tecnici iniziano a smontare la scenografia - ciò che rimane, al centro della scena, è l'uomo, non l'artista, l'uomo che parla all'uomo, che diventa strumento di dialogo, di confronto e di incontro...l'uomo che ci accompagna lungo il nostro viaggio dentro questo mistero buffo che si chiama vita...
grazie Michela..che la forza sia con te
Caro signor Assessore
torno oggi da Genova, dove sono stato per poter capire se, in questo stato che si definisce democratico, c'è spazio per la Verità, quella con la V maiuscola, qualsiasi essa sia.
leggo le sue righe e non vedo la mia contraddizione.
se a mira c'è un teatro, dovrebbe avere un'affluenza anche della cittadinanza, perché per questo, a suo tempo, nacque. ai tempi di bertelli, di scabia e di tanti altri.
mira fa 38000 abitanti, credo, e se al teatro ne vanno appena 72 (il 40% riportato per lo scorso anno) devo solo capire che c'è una disaffezione in termini, non in pensieri.
il vecchio assessore non aveva aperture verso la riviera, perchè il comune di mira ha deciso da solo di fare l'ecomuseo quando altrove si parlava di farlo insieme.
leggo i giornali, non la rassegna stampa del sito del comune di mira che è a dir poco inesatta, confusa, obsoleta e... mi fermo qui.
io non credo che se chiedo agli altri e mi rispondono che non hanno soldi vuol dire che non c'è collaborazione...
a mira ci sono quasi trenta associazioni culturali e alcune di loro non aspettano che gli altri facciano, ma colllaborano comunque.
cosa vuol dire?
per avere un seguito bisogna dare l'esempio.
invitare gli altri, corteggiarli, perché la strada per uscire è con gli altri.
non da soli.
lei ha una visione.
dovrebbe essere comunicata, perché altrimenti la visione diventa solo un fatto personale e miope, alla fin fine.
perché un politico che non comunica la propria visione è un po' come questi due partiti che ci sono adesso, che si confrontano su come perpetuare il proprio potere (legge elettorale) e non danno risposte a ciò di cui ognuno di noi ha bisogno.
mira ha bisogno di un bagno di umiltà, di muoversi come se tutto ciò che è stato fino a oggi non ci fosse stato e ripartire con vigore, con forza, magari proprio da quelle associazioni che lei ha citato.
mira ha vinto un premio per un progetto culturale. un progetto culturale presuppone che ci sia un disegno, un "visione" come lei la chiama, che è visibile e tangibile.
nel 2004 non ho visto progetti e visioni di sorta... ma solo una cosa che puzza, ampiamente, nonostante non si facesse parte della sponda politica regionale, di qualcosa costruito a tavolino.
non credo che a mira sia tutto da buttare, anzi, ma credo che ci si dovrebbe confrontare con qualcosa che si chiama umiltà o, per meglio dire, come ho letto in un altro blog, di praticare l'understatement.
spero che lei accetti i miei saluti da amico che, come amico, sia pronto a lodare o a criticare.
la leggerò qui e negli altri blog che seguo, sperando di essere testimone di questo cammino virtuoso e non virtuale verso una crescita culturale di questo territorio che, a parte il teatro, letteraria e il tam tam offre ben poco...
tommaso
pungolo
signor assessore, non so se lei ha provato a entrare nel sito del comune e a dare il proprio voto.
nella sezione cultura ci sono ancora dei risultati a zero (non credo che stella non abbia ricevuto voti...).
nella sezione solidarietà non si vota, da ieri mattina, perché ci sono dei problemi.
a parte l'idea del premio, che sarebbe tutta da discutere ma, nel momento in cui lo si fa, che almeno funzioni, altrimenti si fa sempre la figura di chi vuole fare a tutti i costi qualcosa, ma non lo fa con tutte le cose al proprio posto, facendo la figura un po' del citrullo.
chiaro che si può sbagliare, ma tre giorni con l'errore ancora lì non è proprio un bel segno.
mi sbaglio?
credo ci siano altre priorità, a mira, e il cittadino mirese dell'anno non mi sembra tra queste.
speriamo, la prossima volta, di poter scrivere qualcosa di positivo, perché c'è talmente tanto grigio attorno che il sole lo si vorrebbe sempre trovare.
peccato non ce ne venga data la possibilità.
buona giornata
tommaso
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