VI RICORDATE IL BOERO?
Oggi mi sono goduto un piccolo lusso... stavo prendendo il caffè e, accanto alla tazzina, che ti vedo? Un boero...ora io non so a quali generazioni appartengano i miei lettori. E però il boero per noi (suvvia quelli nati alla fine degli anni '60) era un must, un mito. Ve li ricordate? Erano quei cioccolatoni avvolti in una carta rossa, pieni zeppi di liquore (una cosa che al confronto i Mon Cheri sono acqua...). Ma il bello veniva quando li scartavi. Perché se eri fortunato potevi vincerne addirittura altri cinque! E allora anche ricollegandomi ad un precedente post (Noi che) mi viene in mente: quali oggetti, quali cose salvereste degli anni '80?
Io per me (e non essendo eccessivamente rigido con le date) salverei come minimo:
il Pac man (uno dei primi giochi elettronici da bar);
le partite a biliardo quando si marinava la scuola;
i guanti da giardiniere in pelle che per i paninari faceva figo;
il CIFAP (il centro di formazione professionale: alzi la mano chi non ha avuto almeno un amico che ha studiato lì per diventare saldatore e che, a 20 anni, già guadagnava in un mese quanto tu - laureato in lettere - non guadagnavi in un anno di lavoro);
le pettinature cotonate;
i pantaloni a zampa d'elefante;
la DUNA (giusto per ricordare che la FIAT è stata pure questo);
The blues brother's: il mitico film di John Landis che ho visto almeno 18 volte;
la brillantina sui capelli;
i jeans Levi's: che allora costavano (purché non fossero i mitici 501) come un paio di jeans e non come un completo di Armani;
il telecomando della TV;
il pentapartito che qualche volta diventava un esapartito e qualche altra volta un quadripartito ma comunque Andreotti c'era sempre;
le feste dell'ultimo dell'anno: fatte in casa, con l'amico DJ che ti metteva il lento quando glielo chiedevi tu;
le gite scolastiche: non all'estero (lì ci andavi solo in 5^ superiore e non come adesso che ci vanno persino i bimbi delle elementari) ma a Firenze (ma a te sembrava d'essere in America);
le sagre paesane;
lo scudetto dell'Inter con allenatore Giovanni Trapattoni, in porta Zenga ed Oriali come mediano;
i primi pianti d'amore;
la discoteca (e qui davvero non soltanto dovete appartenere alla mia generazione ma pure aver vissuto a Mira) Marmellata la domenica pomeriggio;
il RANCH a Tessera;
Rocky Balboa ed il suo "Adrianaaa" e le prime palestre da body building;
la California che tu, a momenti, manco sapevi dove fosse e però lì le palestre di b.b. erano in spiaggia;
gli esami di riparazione (sì salverei pure quelli avendone avuto, come dire?, lunga frequentazione);
le Charlie's angels;
Mac Gyver e A. Team e Magnum P.I.;
il vocabolario di latino con le coniugazioni scritte a matita;
l'amico che ti passava i compiti di matematica;
la compagna di banco che invece non ti passava nulla;
CUORE, la mitica rivista satirica inizialmente allegata a L'Unità.
il Bignami.
E voi?
Che la forza sia con voi....
Io per me (e non essendo eccessivamente rigido con le date) salverei come minimo:
il Pac man (uno dei primi giochi elettronici da bar);
le partite a biliardo quando si marinava la scuola;
i guanti da giardiniere in pelle che per i paninari faceva figo;
il CIFAP (il centro di formazione professionale: alzi la mano chi non ha avuto almeno un amico che ha studiato lì per diventare saldatore e che, a 20 anni, già guadagnava in un mese quanto tu - laureato in lettere - non guadagnavi in un anno di lavoro);
le pettinature cotonate;
i pantaloni a zampa d'elefante;
la DUNA (giusto per ricordare che la FIAT è stata pure questo);
The blues brother's: il mitico film di John Landis che ho visto almeno 18 volte;
la brillantina sui capelli;
i jeans Levi's: che allora costavano (purché non fossero i mitici 501) come un paio di jeans e non come un completo di Armani;
il telecomando della TV;
il pentapartito che qualche volta diventava un esapartito e qualche altra volta un quadripartito ma comunque Andreotti c'era sempre;
le feste dell'ultimo dell'anno: fatte in casa, con l'amico DJ che ti metteva il lento quando glielo chiedevi tu;
le gite scolastiche: non all'estero (lì ci andavi solo in 5^ superiore e non come adesso che ci vanno persino i bimbi delle elementari) ma a Firenze (ma a te sembrava d'essere in America);
le sagre paesane;
lo scudetto dell'Inter con allenatore Giovanni Trapattoni, in porta Zenga ed Oriali come mediano;
i primi pianti d'amore;
la discoteca (e qui davvero non soltanto dovete appartenere alla mia generazione ma pure aver vissuto a Mira) Marmellata la domenica pomeriggio;
il RANCH a Tessera;
Rocky Balboa ed il suo "Adrianaaa" e le prime palestre da body building;
la California che tu, a momenti, manco sapevi dove fosse e però lì le palestre di b.b. erano in spiaggia;
gli esami di riparazione (sì salverei pure quelli avendone avuto, come dire?, lunga frequentazione);
le Charlie's angels;
Mac Gyver e A. Team e Magnum P.I.;
il vocabolario di latino con le coniugazioni scritte a matita;
l'amico che ti passava i compiti di matematica;
la compagna di banco che invece non ti passava nulla;
CUORE, la mitica rivista satirica inizialmente allegata a L'Unità.
il Bignami.
E voi?
Che la forza sia con voi....
3 Commenti:
D'accordissimo in tutto pero per quanto io mio ricordo,i pantaloni andavano a tubo con la cerniera finale (Caviglia) e corti acqua alta con le mitiche superga.
Il Marmellata...MITICO CHE RICORDI....io arrivavo col mitico CIAO oppure si prendeva l'autobus,e si scendeva 1.5km prima della discoteca e te la facevi a piedi lungo la ss romea...che tempi ragazzi.
Il Ranch,il King's Sempre a tessera,la Capanina A Jesolo, cmq il Marmellata resta TOP ON....!!!
CIAO A TUTTI I MANIACI 80...BEI TEMPI.
cavolo praticamente era casa mia la discoteca Marmellata ,ci andavamo a piedi o in bici perchè abito a mira .il Dj era il mitico gianni Danieli ,ho ancora musicassette che ogni tanto spolvero .allora è come l'autolesionismo pechè riaffiorano i ricordi tipo : i capelli cotonati,camice lunghe ,stivali a punta .e molto molto divertimento!!
Ciao, io sino di Reggio Emilia, conosco la discoteca marmellata perché progettata dal mitico architetto Rino barci e realizzata in tutto e x tutto da mio padre che un anno fa ci ha lasciato. Katia.
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