giovedì 15 maggio 2008

SUL RAZZISMO

Oggi ho ricevuto, via mail, una riflessione di Marie Ohanesian, una nostra concittadina americana di nascita, membro dell'esecutivo mirese del PD. Ho deciso di pubblicarla perché ciò che in esso vi è raccontato, vale più di mille parole...Se avete figli, magari adolescenti, leggetelo insieme a loro, discutetelo perché l'ignoranza coltiva l'odio.

Al Coordinatore Comunale di Mira
Partito Democratico Gabriele Bolzoni

Alla Senatrice del Veneto-Partito Democratico Franca Donaggio

Al Sindaco - Comune di Mira Michele Carpinetti

All’Assessore dei Diritti di Cittadinanza-
Politiche per l’Immigrazione Margherita Gasparini

Al Presidente della Commissione Diritti - Politiche Sociali
Comune di Mira Maurizio Di Pino

Ai membri del Coordinamento Comunale
Partito Democratico



Argomento: I recenti, crescenti episodi di attacchi “razzisti” in Italia e
nel nostro territorio


Mi sento in dovere, da semplice cittadina, da membro dell’Esecutivo del PD-Mira e da responsabile della neo-formata Commissione PD Mira sull’Immigrazione, di sollecitare una pubblica
risposta da parte di tutte le istituzioni sopra elencate, denunciando le
aggressioni, oramai quotidiane, contro gli immigrati. Questi episodi non
sono lontani da casa nostra. Martedì pomeriggio alle ore 14.00 alla
stazione di Mestre, mia figlia di 14 anni tornando a casa da scuola, ha
testimoniato un terrificante episodio dove due giovani uomini, con i capelli
tagliati a pelo e con il simbolo nazista inciso/disegnato in testa, prendevano a
calci una donna di origine africana seduta con il suo bambino neonato in braccio
chiedendo “la carità”. Per fortuna le persone presenti, dopo lo shock
iniziale, hanno fatto di tutto per bloccare l’incidente, ed hanno chiamato i
Carabinieri, non conosco tuttavia la conclusione dell’episodio.

Ritengo preoccupante il quasi silenzio dalla parte politica di
sinistra. Resta a noi vocalizzare il nostro dissenso pubblicamente e
formalmente, nella sede del partito e del comune. Per non permetterle
comportamenti sociali inaccettabili, e lasciando così aperta la strada ad altri
episodi rischiando di tornare indietro 60
anni.


In conclusione chiedo uno spazio, anche se
non nell’ordine del giorno, per discuterne con tutti venerdì sera prima della
conclusione del coordinamento comunale.

Sinceri
Saluti,



Marie Ohanesian
Membro Esecutivo
PD-Mira
15 maggio 2008

Che la forza sia con voi...



6 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Siamo DAVVERO sicuri di questo episodio? Non fraintendetemi: sarebbe aberrante e sarei il primo ad attivare torture medievali per gli evbentuali responsabili, ma non ho trovato notizia di questo episodio nei quotidiani locali. Anche a me è capitato sovente di vedere qualche scena "ambigua" nelle stazioni o nei parcheggi, e sono stato tra i primi a intervenire. Ma in molti, e dico molti, casi,mi ritrovavo davanti a situazioni paradossali. Come difendere da un'aggressione qualcuno che poi si scopriva che aveva tentato di fregar eil portafogli dell'aggressore.Certo, la vipemza non è mai cosa giusta, specie nei confronti di una donna, e va punita. Ma non vorrei, e scusatemi la provocazione, che il fatot di esseri stranieri renda legittim certi comportamenti. MI spiego: non sto promuovendo la violenza, ma dico che mi sono speso trovato davanti a situazioni di contro-razzismo nei confronti degli italiani. Per esempio, siamo sicuri che i due tipi rasati avessero dei simboli nazisti stampellati in testa? Siamo sicuri che la donna fosse una donna? Siamo sicuri che quella in atto fosse un'aggressione "unilaterale"? Insomma, io dico: se ci sono dei colpevoli, vengano puniti col masismo della pena. Ma prima, accertiamoci sempre delle situazioni che ci troviamo di fronte. L'immigrazione pone dei grossi dilemmi, in un senso ma anche nell'altro. E spesso si viene tacciati di razzismo a prescindere, senza considerare magari i fattori scatenanti di un certo evento. Voglio dire che sono deprecabili gli incendi appiccati ai campi ROM; assolutamente. Ma sono deprecabili pure gli atti di violenza perpetrati nel 78% dei casi da immigrati di determinate nazionalità. Una percentuale del genere mi rende perplesso, perchè tramuta la "coincidenza" in "evidenza" di certi comportamenti.
Non ricado poi su certi discorsi triti e ritriti. Del tipo che se entro in una moschea con le scarpe rischio il linciaggio, ma se un arabo (visto da me) sputa in una chiesa, nessuno dice nulla. Non credo sia un discorso razzista: chiedo solo che chi viene in Italia per essere italiano accetti condizioni e abitudini del nostro paese, come faccio io quando per lavoro devo andare all'estero.
Io credo che la soluzione più giusta, per tutti, sia una Legge DAVVERO UGUALE PER TUTTI. E tornando all'avvenimento accaduto a Mestre, ripeto: prima di affermare che il nostro è un paese razzista, verifichiamo sempre di non esserci presi qualche abbaglio. Se l'evento poi viene verificato, allora consideriamoli pure razzisti e mettiamoli alla gogna.
Franco

16 maggio 2008 alle ore 06:52  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Continuo a chiedermi (e non lo faccio per demagogia o per semplificazione intellettuale)e indipendentemente dalla veridicità o meno di questo episodio: davvero questo "odio per il diverso" è razzismo oppure ignoranza? Ed è odio per il diverso o semplicimente odio per la vita in generale?

16 maggio 2008 alle ore 09:57  
Anonymous Anonimo ha detto...

Alla base del Razzismo c'è ignoranza. Sempre. Quello che denunciala signora è allarmante, abberrante adesso come lo scorso anno come dieci anni fa come tra un anno. E bisogna discuterne sempre con un unica certezza: chi delinque deve essere punito severamente e la libertà ed integrità fisica e morale degli uomini va difesa sempre. Solo una cosa mi chiedo. Se il sindaco di Mira e le istituzioni in indirizzo non fossero del partito democratico avrebbe scritto ugualmente anche a loro? Penso di si e allora suggerisco la prossima volta di inviare una lettera del genere anche al Presidente del Consiglio Comunale, massimo organo di rappresentanza dei politica ed amministrativa dei miresi e a tutti i capigruppo in consiglio comunale se si ritene di sollecitare una discussione terza e trasversale. Si rischia diversamente di confondere i ruoli nel partito con quelli nelle istituzioni e di disperdere così la bontà dell'iniziativa. Omar Bison

16 maggio 2008 alle ore 12:21  
Anonymous Anonimo ha detto...

Caro Franco,

Poichè non ha testimoniato lei "l'evento", non vuole dire che non sia accaduto. Poichè non ha visto lei i simboli nazisti, non vuole dire che non sia vero. Può essere che non conoscendomi personalmente sia più semplice dubitare di un "fatto" avvenuto, accusandomi di essere bugiarda. Chi mi conosce, sa che sono una persona onesta, e di parola. Però qui non parliamo di me. La sua risposta, secondo me, è il modo più semplice di non affrontare una situazione reale, negandola. Nessuno dice che la giustizia non deve punire chiunque infrange la legge, chiunque! Il suo commento "siamo sicuri che la donna fosse una donna? Siamo sicuri che quell'atto fosse un'aggressione "unilateral"? Da quando è diventato "un'aggressione" chiedere la carità? Le chiedo, quando una persona viene molestata, una donna stuprata, lei deve vedere l'atto per credere alla parola della vittima?
Per concludere, c'e una parte della mia lettera originale che è stata omessa, dove invito a leggere l'articolo del Corriere della Sera "In Motorino con Le Molotov-E' la Norstra Pulizia Etnica" 15 maggio 2008.

A Davide, credo che alla base dei pregiudizi, del razzismo c'e anche l'ignoranza. Ma sembra che "il diverso" a molti faccia paura, e solo con la conoscenza si possa superarla.


A Omar, il suo suggerimento di inviare la mia lettera anche a tutti i componenti del Consiglio Comunale non è sbagliata. Il mio primo approccio avviene tramite il partito di cui faccio parte, con la speranza che venga portato in consiglio e discusso.

Marie Ohanesian

17 maggio 2008 alle ore 15:59  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Non conosco Marie da molto tempo. Ma lei è americana (se non erro munita di doppia cittadinanza e, dunque, fra le elettrici delle primarie 2008 prima e delle presidenziali...)che vive da noi da molto tempo: sulla sua onestà (chissà perché anche in virtù della propria appartenenza) metto - come si suol dire - le mani sul fuoco e, dunque, assolutamente certo che quanto da lei denunciato sia effettivamente accaduto. E non accetto che possa essere considerata una bugiarda. Perché lei non lo è. E consiglio di leggere l'articolo che Lei ci ha indicato e pubblicato sul Corriere e che materialmente non ho potuto inserire nel post.

19 maggio 2008 alle ore 18:29  
Anonymous Anonimo ha detto...

cara Marie, io non sto negando l'evidenza o la necessità di regolamentare certe situazioni. Anzi. Chiedo solo una giustizia "universale", tutto qui. Le ripeto che a me medesimo è capitato, per ben due volte, di difendere da un'aggressione due extracomunitari, salvo poi scrprire che avevano depredato due passanti del loro portafogli. In quelle due occasioni, ero stato "richiamato" da insulti razzisti rivolti ai due... Se sua figlia si fosse fermata proprio in quel momento, senza vedere il resto della storia, cosa sarebbe successo. "Mamma oggi ho visto un povero extracomunitario che veniva insultato". Io stesso mi son fatto "fregare" e ho preso le loro difese. In realtà non giustifico comunque un'eventuale aggressione, chiedo solo che si venga trattati tuti allo stesso modo. Lei, Marie, è caduta in un tranello piuttosto comune: nella sua lettera non ha criticato un'aggressione a una mendicante, ma a una "donna di origine africana". Quello che mi infastidisce è che lei ha associato l'evento al fatto che la donan fosse extracomunitaria. Ma guardi che anche i barboni italiani vengono aggrediti. Allora, io capisco che la sua posizione è quella di difensore dei diritti degli stranieri in Italia, ma non vorrei che si vedesse delmarcio ovunque e a prescindere. Ecco, questo sarebbe profondamente sbagliato, perchè a mio avviso, e credo di aver girato bene il mondo per poterlo dire, l'Italia è uno dei paesi meno razzisti al mondo. Stupita? Mi crede, è così, e lei che proviene da uno splendido paese, dove però le giurie di bianchi condannano gli imputati di colore nell'89% dei casi, dovrebbe confermarlo. Spero di aver chiarito la mia posizione, che non è di razzismo (anzi), ma di richiesta di una perfetta integrazione degli stranieri in Italia. Nei diritti, certo, ma anche nei doveri.
Franco

21 maggio 2008 alle ore 10:55  

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