mercoledì 12 novembre 2008

WORKSHOP



Finalmente! Finalmente si comincia con la stagione teatrale 2008/2009, la nostra stagione. E chi conosce il mio smodato amore per tutto ciò che è "Teatro" può ben immaginare con quale emozione mi avvii a questa nuova stagione. E si comincia sabato con Prima guerra di e con Mario Perrotta che così spiega il senso del suo spettacolo:

La prima guerra mondiale vista da un’angolazione particolare, con gli occhi degli italiani di confine. Ho scelto questo titolo, Prima Guerra, perché quell’evento bellico ha in sé qualcosa di unico, di totalizzante: è stato in assoluto il primo momento della storia dell’umanità in cui tutti ci siamo ritrovati accomunati dallo stesso destino, dagli stessi accadimenti. La prima guerra mondiale è l’ultimo dei conflitti classici fatti di corpo a corpo, occhi negli occhi con un nemico a cui dare un nome e un volto, ma è anche il primo conflitto in cui la tecnologia consente di “sparare nel mucchio”. Il primo conflitto spersonalizzato in cui gli esseri umani coinvolti, sono semplici ingranaggi del meccanismo e non più protagonisti eroici della vittoria o della sconfitta. Ma l’attenzione sarà comunque diretta alle piccole storie, agli sguardi e le parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto quegli anni dal loro particolarissimo punto d’osservazione, perché questo è il compito del teatro, o almeno del mio teatro: esaltare le piccole storie per gettare nuova luce sulla grande storia.

Oltre a questa "prima", però, voglio ricordarvi che quest'anno avremmo il 2° workshop di danza contemporanea: una iniziativa che ho fortemente voluto e che è stata resa possibile grazie alle capacità di Giacomo Cirella. L'anno scorso lo avevamo dedicato alla improvvisazione nella danza, quest'anno invece il laboratorio verterà sul tema note sulla scenica. Assolutamente d'eccezione il docente: Michele Abbondanza che, con Antonella Bertoni, sarà poi il protagonista - il 28 novembre - del secondo appuntamento di Rewind con Polis.

Per iscriversi al workshop - della durata complessiva di 10 ore e dal costo complessivo di 25 euro - ci si può rivolgere all'ufficio Teatro di Villa dei Leoni.

Credo che siano davvero tanti, nonostante il clima non certo favorevole, le giovani e i giovani che continuano, nonostante tutto, a voler fare dell'arte, di qualunque espressione artistica, una professione. L'idea del workshop nasce proprio con questo intento: fornire occasioni formative a chiunque abbia l'utopia, il sogno, l'amore per la danza. Credo sia anche questo uno dei significati che per me hanno le politiche culturali.

Che la forza sia con voi!



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