martedì 28 aprile 2009

RITORNO

Leggetelo e.....ridete!
Dal sito Ansa.it
WONDER WOMAN E CUBO DI RUBIK, TUTTI I DANNI ANNI '80
di Alessandra Magliaro

ROMA - Si alzano presto per portare il figlio a scuola, poi vanno in palestra, poi in ufficio con pausa pranzo a barrette, poi ancora palestra, compiti a casa con il figlio, cena macrobiotica: le trenta-quarantenni di oggi, non lavorativamente precarie s'intende, quelle che è Dio che chiede loro un consiglio, sono in realtà povere vittime.

Di chi? Ma di Wonder Woman naturalmente, telefilm ormai vintage con la procace protagonista Lynda Carter capace di tutto, che ha reso insoddisfatte tante donne che non sono riuscite ad essere come lei. Non è l'unica eredità da incubo di quegli anni, visto che, come cantano gli AfterHours Non si esce vivi dagli anni '80. Omar Fantini, il comico che spopola a Colorado Cafe', ci ha scritto su un libro ('Non si esce vivi dagli anni '80' - Mondadori, 263 pp, 15euro) che tenta di spiegare con ironia perché i trentenni di oggi (ma anche i loro fratelli più grandi) sono ridotti così.

Si è fatto una domanda e si è dato una risposta: tutta colpa di Pollon, Remi e il cubo di Rubik, insomma di certi cult dell'epoca, cartoni animati, serie americane e oggetti, che a ben indagare hanno reso tanti, soggetti buoni per gli psicologi.

Nostalgia, tenerezza per l'infanzia ma anche una sana lettura ad occhi disincantati per leggere meglio certi miti: La casa nella prateria, il telefilm più triste della storia della tv in cui la cosa più avventurosa che succedeva era che le bambine arrivavano tardi a scuola perché c'era il fango sul sentiero, La famiglia Bradford con papà vedovo, otto figli e la baby sitter (attenzione!) che diventa la seconda moglie, Love Boat che a rivederlo oggi è ancora più horror di ieri con tutti quei capelli cotonati, quelle uniformi bianche, quel pigia pigia da traghetto in Sardegna ad agosto, Tre cuori in affitto con Janet e Daisy in hot pants già belle botulinate ma allora non lo sapevi e poi Arnold, Baywatch con Pamelona Anderson, Hulk, Magnum P.I. e su tutti Happy Days.

Ma Non si esce vivi dagli anni '80 (titolo del libro) anche per oggetti vari: i boeri, cioccolatini al liquore che mangiavano anche i piu' piccoli (e questo spiega il boom del colesterolo nei trentenni di oggi), il supertele, l'unico pallone con traiettorie autonome tanto era leggero e dunque imparabile, il cubo di Rubik che i più furbetti compravano in doppia copia così uno si poteva manipolare (trucchetto: staccare con il vapore le faccette adesive e riattaccarle a dovere), il dolce forno Harbert dal quale non è mai uscito un dolce degno del nome, il Vic 20 per giocare a tennis in tv quando il Commodore era ancora un lusso, il crystal ball lattex blu molle per soffiare palloncini (ufficialmente perché in realtà era una colla stordente come Lsd), il caro vecchio Ciao, le gomme big babol altamente tossiche prodotte dall'Enichem, i pennarelli Carioca indelebili ad ogni temperatura, l'Allegro Chirurgo. A volte ritornano, e nel caso degli '80, e' veramente una minaccia, specie se riguarda le spalle imbottite.





Che la forza sia con voi....

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