SULLA LAICITA
Domandina, domandina (come cantava Roberto Vecchioni alcuni anni fa) chi ha scritto ieri, sul suo blog, questo post?
Dunque anche in Italia la pillola abortiva è in ospedale. Serve a tutelare la donna da una maternità non voluta. La prassi prevede una somministrazione ospedaliera. L'agenzia europea la considera sicura. Sulla Ru-486 si è subito scatenata la polemica nella quale destra e chiesa cattolica ufficiale si trovano insieme.Di tutto, ovviamente, si può discutere. Ma ancora una volta colpisce la celerità con cui dal Vaticano si invoca la scomunica. Incuranti del parere dei più esperti studiosi, contro la valutazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sordi davanti all'esperienza dei comitati scientifici più qualificati, i vertici vaticani emettono pronunciamenti allarmistici e ideologici. La "chiesa delle scomuniche" ancora una volta scende in campo come nemica delle donne, come nemica dell'autodeterminazione. Alla prova dei fatti, quando si tratta di discendere dai principi assoluti alla realtà, la gerarchia cattolica non perde mai l'occasione di collocarsi dalla parte sbagliata. Ci riesce sempre, prontamente e puntualmente, come se se lo prefiggesse per far dispetto al genere umano.Ma chi in questa chiesa romana cattolica vaticana ufficiale riesce a passare indenne da condanne e da scomuniche? Ma, signori del vaticano, la chiesa-popolo di Dio è un'altra cosa…e sa scegliere con voi o senza di voi.
Se avete indovinato, bravi! Altrimenti ve lo dico io...a scriverlo è un arzillo (davvero molto ve lo posso assicurare) signore piemontese di 70 anni. Si chiama Franco Barbero. Anzi: don Franco Barbero perché un sacerdote (che sostiene la candidatura di Ignazio Marino).
E questo è un brano di una lunga lettera (pubblicata da Repubblicai) di un altro sacerdote, genovese. don Paolo Farinella e indirizzata al cardinale Bagnasco:
Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l'altro 50% sotto l'influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d'interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita "dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale"? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall'eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l'etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant'Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché "anche l'imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa". Voi onorate un vitello d'oro. Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da "mammona iniquitatis", si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d'oro? Quando il vostro silenzio non regge l'evidenza dell'ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: "troncare, sopire ... sopire, troncare".
E allora, per favore....in questo dibattito precongressuale non usiamo l' "arma" della laicità come elemento di divisione, di separatezza. In fondo ha ragione l'Anna Maria (Miraglia, assessora a Venezia) che, durante uno dei nostri incontri, è sbottata dicendo: sulla laicità noi cattolici non accettiamo lezioni de nessuno! Basta avere la capacità di reggere lo sforzo di conoscerci un poco meglio.
Che la forza sia con voi!
Etichette: SOCIETA
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