IL CORAGGIO DELLE SCELTE
Ieri sera nel nostro Teatro è andato in scena uno spettacolo straordinario: Penauts - Noccioline a cura della compagnia del Teatro Eliseo, su un testo che Fausto Paravidino scrisse all'indomani dei fatti del G8 di Genova. E' stato uno spettacolo da tutto esaurito, l'ennesimo di questa stagione teatrale che davvero è per me ricchissima di soddisfazioni, che - nella prima parte - mostrava un volto ironico, divertente per lasciare posto - nella seconda - al dramma, ai pugni sullo stomaco, a quelle immagini che in ciascuno ha immediatamente fatto ricordare la violenza di stato perpetrata ai danni di centinaia di giovani che manifestavano solamente la voglia di credere che fosse davvero possibile costruire un mondo più giusto (e comunque leggete a voi stessi e ai vostri figli anche se sono piccoli questo Pasolini). A me è parso che il nucleo centrale dello spettacolo fosse racchiuso nella domanda che Buddy, il protagonista, si pone alla fine: cosa sarebbe accaduto, dieci anni fa, se anziché obbedire al figlio dei padroni della casa in cui lavoravo che voleva cacciassi via i miei amici, mi fossi rifiutato? Forse - conclude - tutto questo non sarebbe accaduto o forse sì ma a me piace pensare che non sarebbe successo.
Io credo che ciascuno di noi, nella propria vita, abbia commesso degli errori. Alcuni, la più parte certamente, piccoli, banali. Di quelli che non lasciano segni evidenti. Altri, invece, più pesanti, più seri: un indirizzo di studio sbagliato, un amico rifiutato oppure un legame affettivo che è andato spegnendosi nel tempo. E ciascuno di noi vive il rimorso per questi errori, per queste scelte sbagliate. Epperò sono convinto (e non per questioni "filosofiche" o irrazionali) che nella vita di ciascuno di noi, quando meno se lo aspetta, capita l'occasione per porre rimedio a questi errori. E non importa, ne sono convinto, che riparare questi errori, rimettere ordine nella propria vita comporti sofferenze. Perché non possiamo vivere di rimorsi. Non possiamo vivere, come fa Buddy, con l'ipocrisia di pensare di aver fatto tutto giusto. Dobbiamo assumerci il coraggio di scegliere. Perché altrimenti saremmo preda dei rimorsi. E della tristezza.
Che la forza sia con voi...
P.S.: un "buon viaggio" a Francesco Vendramin, mio grande amico e consigliere comunale con delega alla Pace che stamani parte per la Palestina dove parteciperà ad un pellegrinaggio di giustizia (un buon punto di partenza per saperne di più è qui). Ciao Checco e..che la forza sia con te!
2 Commenti:
giusto non vivere di rimpianti, ma perseverare nel fare errori svilisce l'uomo
E hai perfettamente ragione, caro anonimo....
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page