martedì 11 marzo 2008

SPERANZE



Ma oggi possiamo davvero essere felici. Almeno io lo sono. La vittoria in Spagna di Zapatero è un buon segnale. Una politica riformista, progressista con in testa un grande ideale di laicità. Vedo un solo pericolo: la contrapposizione durissima con i cattolici che in Spagna sono moltissimi. Credo occorra lavorare sempre più sul piano del confronto. E però avere nel governo una persona come Carme Chacòn (foto), come dire?, fa passare molto (ma proprio molto, moltissimo direi) in secondo piano.

In Francia, invece, perde Sarkozy: e, inutile nasconderlo, tutti noi invidiosi della Carla (Bruni) una piccola rivincita ce la siamo presi.


Da noi, a liste, finalmente, chiuse ora si comincia a fare una sana campagna elettorale. Come è giusto che sia: banchetti, volantinaggi, incontri, affissioni. Sui candidati del PD ho già scritto. Voglio sottolineare la presenza (e la sicura elezione) oltreche di Franca Donaggio, di due amici che sono stati miei compagni di viaggio nell'avventura de La Margherita. Il primo è Marco Stradiotto: nelle precedenti elezioni ebbe un consenso straordinario nel miranese (Marco è di Martellago e, se ne avete l'occasione, spero che possiate conoscere non solo lui ma anche il sindaco di questo comune, Brunello, e capirete cosa significhi popolarità) che, però, non gli fu bastevole per entrare in Parlamento. Furono le dimissioni da sottosegretario di Paolo Giaretta che lo portarono a subentrargli. Il secondo è Rodolfo Viola. Rodolfo fu segretario provinciale de La Margherita nelle "settimane (mesi dovrei dire) calde" precedenti alle ultime elezioni amministrative di Mira. E dunque i contatti con Rodolfo erano intensissimi. Fu in quell'occasione che imparai ad apprezzarne la misura, il senso delle'equilibrio, la disponibilità (memorabili le telefonate mentre lui era alla Camera). Fu lui che portò il Congresso Nazionale del Partito a Caorle, fu sempre lui che "traghettò" il partito in questa nuova avventura che è il PD. Ad entrambi dunque un buon lavoro.
Sempre guardando a casa nostra...Un buon lavoro anche ad ALESSIO BONETTO, candidato alla Camera coi Socialisti. Alessio è persona dotata di rara intelligenza unita (ed in politica non guasta mai) ad un sagace umorismo. Ora mi fermo coi complimenti, visto che giovedi si vota il Bilancio non vorrei che qualcuno mi accusasse di "inciucio". E buon lavoro anche a MATTEO CELEGATO: è un giovane, proveniente dai DS ed oggi nel PD. Una risorsa su cui investire come del resto i tanti giovani che ho incontrato e riconosciuto come compagni di viaggio in questa avventura. Adesso a noi il compito di "formarli", farli crescere per poi serenamente - ed in tempi brevi (anche perché altrimenti rischiano di diventare...vecchi) consegnare loro il testimone di un impegno politico che è, soprattutto, passione civica.

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6 Commenti:

Blogger Nico Narsi ha detto...

Eh sì, Carme merita di diventare davvero un esempio, per almeno due buoni motivi.
Il primo è questo: "Carme Chacón, leader del Partido Socialista de Catalunya, ha un bel bloc (che sarebbe il blog dei catalani) in cui sono gli altri a parlare di lei. Una bella intuizione e una proposta alternativa al narcisismo montante...".
Il secondo è questo: "Carme Chacón, la ministra della Casa, al primo posto della lista socialista a Barcellona e al terzo mese di gravidanza. E' un simbolo molto positivo, il suo, che ci parla di autonomia, di consapevolezza, di equilibrio. Questa sì che è la campagna culturale, la 'missione' di un Paese - come il suo, come il nostro - che guarda al futuro e alla vita dei suoi cittadini, con serenità e responsabilità. Zapatero le ha detto: "Quando avremo vinto le elezioni, avremo tanto da fare, ma tu non rinunciare a ciò che di più bello possa capitare a una persona, cioè avere figli". Intorno a Carme si può sviluppare un discorso che unisce, anziché dividere un sistema politico e - cosa ben più importante - un'intera società. La ministra che aspetta un bambino: la dolce attesa di una politica meno aggressiva e più consapevole della delicatezza dei problemi di cui si occupa, proprio perché riguardano la vita delle persone".

(Nb: sto citando dall'ottimo blog di Civati)

PS: mi associo di tutto cuore agli auguri a Matteo e ad Alessio!
E, a proposito di giovani (Matteo ed Alessio lo sono certamente...), concordo pienamente sul tuo augurio finale, con un solo distinguo: una delle (non molte) lezioni ancora valide del '68, di cui ricorre il quarantennale, è che, se si vuole incidere nel partito e nella società, bisogna farsi avanti autorevolmente, con schiettezza e in prima persona, conducendo le proprie battaglie senza attendere cooptazioni... "Formati" lo siamo già, l'esperienza ce la matureremo, sbagliando, da classe dirigente, senza richiedere passaggi di testimone, ma lavorando fianco a fianco con ci vorrà stare, distinguendoci per la forza delle nostre idee, delle nostre prassi e dei nostri differenti stili politici (la vera leadership è questa, non una carica di coordinatore...).

11 marzo 2008 alle ore 12:42  
Anonymous Anonimo ha detto...

Concordo con il post, Davide. La vittoria di Zapatero ricorda molto l'atto di Federico II di Svevia contro il suo patrigno putativo papa Innocenzo III. Spero solo che Zapatero abbia il tempo e la forza di continuare a promuovere culturalmente, non solo politicamante, l'ideale di laicità, di libertà e di pace di cui tutti ormai abbiamo davvero bisogno. Un abbraccio by Fabrizio Melodia, l'Astrofilosofo P.S.: ti ho linkato al mio blog. Complimenti per il tuo, davvero ben fatto. Ciao.

12 marzo 2008 alle ore 12:59  
Anonymous Anonimo ha detto...

NON DIMENTICATE DI RICORDARE CHE CHI HA VINTO IN SPAGNA E CHI HA VINTO IN FRANCIA SONO PARTITI SOCIALISTI PARTE DEL PARTITO SOCIALISTA EUROPEO. E VOI DEL PD DOVE STATE? TUTTI COL PARTITO SOCIALISTA? TUTTI NEL PSE?
OMAR BISON

12 marzo 2008 alle ore 13:21  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Omar tocca un argomento importante...la collocazione europea del PD. Discussione cui, come è mio solito, non mi sottraggo, anzi. Perché è evidente che questo tema è particolarmente sentito da quanti, fino a qualche settimana fa, erano miei compagni di viaggio ne La Margherita e che ora lo sono diventati nel PD. Io credo, ne ho la assoluta convinzione, che gli ideali del PD sarebbero più facilmente collocabili proprio all'interno del PSE piuttosto che del PPE (e non avendo, come dire?, mai avuto frequentazioni con la DC mi è anche facile sostenere questa impostazione). E però credo molto più alla novità di questo partito nuovo. Certo: ci portiamo dietro vecchie tradizioni, schematismi. Però col tempo, e nemmeno - ne sono certo - molto lungo, io penso che la novità del PD possa acquisire un respiro europeo (in fondo lo vedremo nel 2010 quando, se non sbaglio, andremo proprio alle Elezioni Europee)talmente ampio da poter prefigurare la nascita di UN PDE, cioè di un Partito Democratico Europeo. Che ne pensate?

12 marzo 2008 alle ore 13:29  
Anonymous Anonimo ha detto...

PENSO CHE PPE E PSE POSSANO GOVERNARE ASSIEME, LA GERMANIA NE E' FULGIDO ESEMPIO, E CHE LA TRADIZIONE, ANCHE L'IDEOLOGIA CHE RAPPRESENTANO NON POSSANO ESSERE DEFINITI SCHEMATISMI O VECCHIE TRADIZIONI.
NEGLI ALTRI PAESEI EUROPEI A CUI NOI SPESSO GUARDIAMO CON MAL CELATA "INVIDIA", CAMBIANO LE PERSONE E LE POLITICHE, NON I PARTITI. IN ITALIA SUCCEDE ESATTAMENTE IL CONTRARIO. A MIRA POI...NON NE PARLIAMO...SONO CONTRO I CONTENITORI MARMELLATA CHE NON HANNO NELLA STORIA, NELLE TRADIZIONI E NEI VALORI UN RIFERIMENTO CHIARO ED ANTITETICO. O CHE NON VOGLIONO ABBRACCIARE UNA DELLE DUE FAMIGLIE EUROPEE DI RIFERIMENTO PER NON FARE ESPLODERE LE CONTRADDIZIONI INTERNE. POI CAPITA CHE I PARTITI "ANTITETICI", SUI PROGRAMMI, O SULLA "PUBBLICA UTILITA'", POSSANO GOVERNARE ASSIEME. OMAR BISON

12 marzo 2008 alle ore 14:58  
Anonymous Anonimo ha detto...

obregado
Alessio Bonetto.

12 marzo 2008 alle ore 17:04  

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