mercoledì 23 aprile 2008

CAMBIANO I TEMPI

Ricordo a memoria tutti i nomi dei docenti che al Liceo mi insegnavano matematica. Non quelli di Lettere, di Filosofia, di Storia. Questi no, ma quelli di matematica uno per uno. Tra questi, una la vedo - da qualche mese - abbastanza spesso essendo la sindachessa di Fiesso, Daniela Contin. Con la matematica, fin dal primo anno di Liceo, avevo stretto un accordo molto preciso: io non ti studio, tu non rompi. A dir la verità confesso che mentre io questo accordo l'ho rigorosamente osservato, Lei no. La matematica mi annoiava e quando una cosa mi annoia solitamente non la faccio (sarà perché sono dei gemelli?). Mi annoiavano tutte le regole da imparare; mi annoiavano le formule. Ho sempre pensato che gli integrali fossero una beffa del destino giacché non c'era una formula da utilizzare per risolverli: occorreva logica e deduzione, materie queste sulle quali son sempre stato debole. E dunque invidiavo quando vi era chi mi raccontava che, nel '68, c'era il 6 politico. Oggi leggo che, a Bolzano, 2000 studenti sono scesi in piazza per chiedere... il 4 politico!. Sostengono, costoro, che i tanti 2 e 3 che evidentemente hanno racimolato lungo l'anno scolastico "son troppo difficili da recuperare". E' vero: per recuperare un 2 devi necessariamente prendere due otto e salire a quota 6. Per carità: potresti anche beccare un otto , un sette e sperare in un qualche arrotondamento alla cifra superiore (tié, almeno la media aritmetica....). E il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Luis Durwalder, ha deciso di sostenerli in questa richiesta. Di istinto sono d'accordo con Dario Vergassola il quale dice: "Mi sembra che questi studenti si sottostimino: se proprio devi chiedere, chiedi il 6 no? Ragazzi, imparate dalla politica: se con l'1% Lombardo, in Sicilia, chiede un ministro, chi ha 2 in matematica almeno la sufficienza la deve pretendere". Però in realtà ha ragione Giorgio De Rienzo: "Se secondo un'aritmetica didatticamente intelligente, un tre può essere cancellato da una serie progressiva di quasi sufficienze e sufficienze piene, quel tre diventa una spinta alla maturazione".

Che la forza sia con voi....

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