mercoledì 16 aprile 2008

I LOVE JULIA

1) Non so se ci avete fatto caso. Ma dai giornali, e oramai da un buon decennio, è sparita quel che una volta si chiamava "la terza pagina": cioè il foglio che i quotidiani dedicavano a tutto ciò che era cultura. Alcuni dei più grandi intellettuali del nostro Paese (mi vengono sparsi in mente fra gli altri i nomi di Montale, Pasolini, Gadda, D'Annunzio) si sono affermati anche attraverso queste collaborazioni giornalistiche. Oggi, invece, tutti dedicano alla Cultura l'inserto centrale che, nel caso del Corriere della Sera, continua a chiamarsi comunque "Terza Pagina". Ebbene: proprio la pagina di apertura dell'inserto culturale del quotidiano di via Solferino, ospita l' affettuoso ricordo che Pier Vincenzo Mengaldo dedica a Dante Isella, illustrissimo filologo scomparso il 3 dicembre dell'anno scorso. Mengaldo (che - lo ricordo sommessamente - fu mio maestro durante gli anni universitari, insegnandomi Storia della Lingua Italiana) succede ad Isella alla presidenza della Fondazione Pietro Bembo. Nel ritratto che Mengaldo ne fa, ritrovo anche un altro docente patavino che, per noi studenti, era una sorta di mito (benché io lo abbia "frequentato di sguincio" avendo egli già chiuso la propria esperienza universitaria quand'io iniziai gli studi accademici): Gianfranco Folena (coautore di un incredibile, straordinario e fortunatissimo Dizionario etimologico) padre dell'onorevole Pietro. Ne parlo perché mi è piaciuto molto l'incipit dell'articolo di Mengaldo: "Dante Isella - scrive - era un uomo, se posso esprimermi così, evidente, anzi come direbbero i francesi imposant. Però era anche una persona segreta: senza nascondersi o sottrarsi, ma segreto. E tuttavia, quasi paraddosalmente, era un uomo dell'amicizia".





2) Confesso che ho un debole per....Julia Kendall, criminologa, docente universitaria e collaboratrice della polizia di Garden City. Aspetto sempre con grande curiosità, all'inizio di ogni mese, la pubblicazione del nuovo numero della serie ideata da Sergio Bonelli, il papà di Dylan Dog. Leggo che sull' investigatore dell'incubo che assomiglia a Rupert Everett (mentre Julia rassomiglia ad Audrey Hepburn) si farà un film. Bonelli, la prego, la supplico, la scongiuro: non trasformi la mia, nostra, eroina in un film. Ce la lasci così come l'ha pensata: elegante, seria, intelligente e soprattutto...in bianco e nero, ok?


3) Qui sotto ( e sperando di aver seguito scrupolosamente le indicazioni ricevute dal massimo esperto in informatica al mondo - mio fratello), una mia intervista radiofonica (rilasciata a Radio Base) su RAIXE IN SCARSEA, la 1^ rassegna - concorso di Teatro Amatoriale in lingua veneta che sta riscuotendo un grande successo. Il 27, 28 e 29 maggio, in Teatro (dalle 21), le tre compagnie finaliste presenteranno i loro allestimenti dedicati al teatro in lingua veneta dal 1870 ad oggi.


audio.mp3

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1 Commenti:

Blogger redrot ha detto...

ciao Davide,
ti scrivo per dirti che ti sei sbagliato.
l'autore di Julia è Giancarlo Berardi e non centra nulla con Dylan Dog.
Berardi è l'autore del mitico "ken parker" uno dei migliori fumetti italiani di sempre
se tipiace Julia cerca Ken Parker non ti deluderà
ciao

15 febbraio 2009 alle ore 19:26  

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