lunedì 7 aprile 2008

EL CAREGON DE DIO







Per noi che siamo montanari dentro...per noi che solo in alta quota ci sentiamo davvero liberi..per noi che ogni qualvolta il vento ci sferza il viso, pensiamo sempre sia la carezza del Signore delle nevi..per noi, il Pelmo non è ...il Pelmo ma semplicemente EL CAREGON DE DIO. Come dare torto al primo che vedendo quei due pennacchi racchiudere una piana inclinata pensò che veramente quello fosse un... trono? E proprio il Rifugio Venezia (quota 2000), alle pendici del Caregon, è stata la meta della ciaspolada di sabato. La testa di ponte del gruppo è ormai consolidata: apre Giuseppe e chiudo io. In mezzo due new entry che per la prima volta si cimentano con le ciaspole: il mio amico Gianluca e Valentina. Per loro prova superata col massimo dei voti: bravi!


















Al Rifugio Venezia si può arrivare da più parti. Io, ad esempio, sono solito giungervi partendo dal Passo Staulanza (a 40 minuti dall'inizio del sentiero, vi consiglio una piccola deviazione per vedere le orme dei dinosauri). Stavolta abbiamo deciso di partire da Zoppé di Cadore e seguire il sentiero 471, più difficile degli altri ma che regala panorami davvero incredibili.



A Zoppe siamo arrivati a metà mattinata e abbiamo subito incominciato l'ascensione. Per un lungo tratto del sentiero si camminava su neve ghiacciata, compatta e le ciaspe non servivano. Poi il manto nevoso si è fatto più farinoso e abbiamo indossato le nostre racchette. In circa 2 ore abbiamo raggiunto la nostra destinazione.
Per arrivare alla meta abbia dovuto affrontare qualche passaggio non propriamente semplicissimo. Ma guadare un torrente che scarica a valle i primi frutti del disgelo primaverile è stata una grande emozione.






Anche in occasione di questa gita, abbiamo approffittato delle miracolose della frutta liofilizzata (che è mia fedele compagna d'avventura) offerta anche ad una bella ragazza che stava compiendo il nostro stesso itinerario e che accusava qualche problema di pressione.




Lo scenario che ci si è aperto davanti agli occhi è stato semplicemente meraviglioso. Silenzio e neve ci circondavano. E su uno dei due picchi del Pelmo, aiutati coi binocoli, abbiamo perfino potuto osservare un gallo cedrone. E' raro poter avere questa possibilità. Mario Rigoni Stern sostiene che chi riesce a vedere un gallo cedrone è propizio agli dei.






Che la forza sia con voi....


P.S. Tra i tanti appuntamenti che hanno caratterizzato questo week end, voglio solo sottolineare il bellissimo, straordinario, incredibile spettacolo che Dimitri clown ci ha regalato venerdi sera. Allievo di Marcel Marceau, questo attore di 78 (sì, settantotto) anni ci ha regalato due ore di fantasia, emozione, sorrisi (molti i bimbi presenti). Pensate che solo 2 giorni prima di arrivare a Mira, si trovava ancora in Colombia per concludere la tournee in America Latina. E che nei prossimi giorni sarà, invece, in Europa dell'Est. Quando, dopo lo spettacolo, sono andato in camerino a salutarlo, mi ha emozionato moltissimo la semplicità, quasi timidezza, con cui mi ha accolto. Ed il suo sorriso aperto, cordiale, mi è entrato nel cuore.

PP.SS.: siamo ritornati a +4.....forzaaaaaaa!!!!!!!

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Devo girarti un po' di foto, tra cui quella del gallo cedrone.
Ciao!
Gianluca

7 aprile 2008 alle ore 23:47  

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