EXPO
E alla fine Milano gliel'ha fatta....L' Expo 2015 sarà suo e dell'intero nostro Paese. Certo: il rischio che si corre è di ritornare a vedere quello già visto in precedenti esperienze come i Mondiali di calcio o il Giubileo. Forse fa bene Gianni De Michelis che oggi, sul Corriere, ricorda come mai fallì la proposta che fosse Venezia ad ospitare l'Expo del 2000. Al solito non sono mancate le polemiche. E però la sindachessa di Milano (che a me, nonostante sia espressione del centrodestra, per via del suo cognome sta molto a cuore) ha detto, a caldo, una frase che mi ha colpito: E' stata la vittoria dell'Italia che sa fare sistema. Già: fare sistema. Mi piace questo modo di fare politica: ci si divide sui valori, sulle proposte programmatiche. Ma quando vi è un obiettivo condiviso si lavora tutti insieme. E voglio ricordare che furono Prodi ed Enrico Letta (a proposito: il 9 aprile Enrico sarà ad Oriago alle 16) a sostenere il progetto della Moratti e a "convincere" altre città italiane (Torino su tutte che, come è noto, è governata dal centrosinistra) a ritirare la propria candidatura. Mi piace anche pensare che, dopo rifiuti e mozzarelle, finalmente il nostro Paese ha dimostrato di avere ancora molto appeal sulla scena internazionale. Certo: avere l'Expo nel 2015 e, oggi, constatare che non abbiamo più una compagnia aerea di bandiera brucia. E molto.
Che la forza sia con voi...
P.S. E' da tempo che non suggerisco qualche lettura. Oggi recupero. La cifra, 69 euro, non è fra le più abbordabili (d'altra parte sono 1160 pagine) ma, credetemi, è ben spesa. Perché stiamo parlando di un'opera divertente, curiosa ma soprattutto in grado di disvelare alcuni "segreti" della lingua veneziana. E' stata infatti pubblicata da Angelo Colla e dalla Fondazione Giorgio Cini la Raccolta de' proverbi, detti, sentenze, parole e frasi veneziane, arricchita d'alcuni esempli ed istorielle che scrisse, nel 1775, Francesco Zorzi Muazzo mentre era rinchiuso nel manicomio di San Servolo per via di certi suoi appetiti non propriamente...culinari (per'altro non a caso era amico e collega di avventure di un certo Giorgio Baffo). Non si tratta soltanto del primo dizionario del veneziano (il manoscritto è conservato presso l'Archivio di Stato) ma di una summa dell'intera cultura veneziana. Che riserva moltissime sorprese.
Etichette: POLITICA
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