mercoledì 9 aprile 2008

RICORDANDO





Guardate questa foto. Fissatela dentro di voi. E' una foto importante. Molto. Intanto perché grazie a questa foto, Adrees Latif (dell'agenzia Reuters) ha vinto il premio Pulitzer, una specie di "Premio Nobel" del giornalismo (con un simpatico corollario: vengono premiati i giornali e non i giornalisti seocndo una scelta precisa del suo creatore che voleva ammonire che il cronista è sempre al servizio della notizia e non il contrario...). Poi perché l'uomo sdraiato a terra sta morendo. E quell'uomo era un giornalista, Kenji Nagai (AFP). Cioè una persona morta affinché noi potessimo, nella nostra quotidianità, conoscere il dramma di una guerra (quella civile birmana in questo caso). E' un tributo altissimo quello pagato, in tutte le guerre del mondo, dagli operatori dell'informazione. Pensate che solo in Iraq, dall'inizio della guerra, sono morti 367 giornalisti, cinque volte più di quanti morirono in tutti e 20 gli anni in cui durò la guerra del Vietnam. Ho già scritto di amare moltissimo i libri di Oriana Fallaci tranne che tutti quelli afferenti a La Rabbia e l'orgoglio che invece ho trovato, in qualche modo, "fondamentalisti" tanto quanto quelli contro cui lei si è scagliata. Fra i suoi libri, ve ne consiglio uno (nel caso in cui non l'abbiate letto) che ho già citato in altri post, Niente e così sia, Milano, Rizzoli, 1997 (1969). Potete trovarlo anche nelle biblioteche comunali della nostra città (in quella di Mira è collocato : 853.914 FAL mentre in quella di Oriago è: Oriago - 853.91 FAL ). Il libro si apre con la sorella della Fallaci che entra nella sua stanza mentre si sta preparando per partire per il Vietnam e le chiede La vita cos'è?. Tutto il libro si snoda attorno alla ricerca della risposta a questa domanda, semplice ma complicatissima come tutte le domande che fanno i bambini. La risposta le verrà data solo all'ultima pagina di questo libro. In Niente e così sia c'é una citazione che amo moltissimo:



Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra è inutile e
sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre. Io sono qui per
mostrare quanto è ipocrita il mondo, quando si esalta per un chirurgo che
sostituisce un cuore con un altro cuore, e poi accetta che migliaia di creature
giovani, col cuore a posto, vadano a morire come vacche al macello per la
bandiera




Credo che questa sia la ragione che spinge centinaia di giornalisti a raccontare la guerra. Talvolta rimanendone vittime.




Che la forza sia con voi....






Eh sì, ancora 48 ore e la campagna elettorale è finita. Poi domenica e lunedì tocca a ciascuno di noi votare secondo coscienza e scegliere con senso di responsabilità chi dovrà governare questo nostro, meraviglioso e bellissimo, paese. Io, ovviamente, la scelta l'ho fatta...







Ed ecco la bella lettera - appello del ministro Giulio Santagata:

Gentile DAVIDE,
sappiamo bene che il 13 e 14 aprile si gioca un’altra
tappa decisiva per
il futuro dell’Italia.
Un futuro che abbiamo
cominciato a costruire insieme dal 1995 con la
nascita dell’Ulivo e che oggi
ha preso la forma del Partito Democratico: un passo
decisivo verso la
realizzazione del sogno che ci ha visti uniti fin da
allora.
So che in
molti state lavorando con passione e impegno per il successo del
PD. In
questi ultimi giorni c’è da fare l’ultimo sforzo, consapevoli che
solo chi ha
sognato l’Italia che vogliamo con l’Ulivo può conoscere
l’importanza di non
consegnare alla destra il Governo dell’Italia.
C’è bisogno di ciascuno per
proseguire nel nostro progetto che anche
dopo il voto avrà bisogno delle
nostre cure e del nostro lavoro.
Adesso è il momento della battaglia e siamo
chiamati tutti a combatterla
con determinazione per convincere chi ci sta
accanto che non tutti sono uguali,
che tra un governo Veltroni e un governo
Berlusconi la differenza è
notevole, che la politica è una cosa seria, se
fatta onestamente e con passione per
il bene comune.
Grazie per tutto.
Grazie soprattutto per aver tenuta accesa in tutti questi
anni, anche nei
momenti difficili, la fiammella dell’Ulivo.
Dipende anche da ciascuno di noi.
Un’Italia nuova si può fare.
Con molta amicizia,
Giulio
Santagata

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