giovedì 19 giugno 2008

LA STAGIONE DEGLI...ESAMI

Mi son sempre chiesto che faccia avessero, cosa passasse per la loro testa. Di chi sto parlando? Di chi (immagino funzionari del Ministero) ogni anno deve scegliere le tracce per gli esami di maturità. Confesso: sono stato favorevolmente stupito dalla scelta di proporre l'analisi di una poesia di Eugenio Montale, autore che amo molto come dimostrano i versi che ho pubblicato in paertura di questo blog, anche se davvero non so quanti studenti lo abbiano potuto affrontare a scuola. Ma al solito: non si riesce mai fare una cosa COMPLETAMENTE bene. Perché il sorriso che Montale ricorda non è quello di una donna ma di un uomo e per la precisione del ballerino russo Boris Kniaseff. Non so se questo errore sia frutto di ignoranza, Non posso credere sia derivato dal timore che qualche studente potesse ipotizzare legami affettivi tra lui ed il premio Nobel della letteratura che, da par suo, dedicò a Dora Markus alcune delle sue più belle liriche, specialmente contenute ne Le occasioni. Comunque sia, si ricomincia. Meglio: ricominciate voi tutti maturandi giacché il sottoscritto, come dire?, ha già dato e per di più nell'oramai lontano 1987. E però ad ogni anno questo appuntamento si rinnova col suo carico di ansie, preoccupazioni, timori e speranze. Lo confesso: guardo ogni volta con curiosità l'elenco dei temi proposti per la prova scritta di Italiano. Trovandoli, ovviamente (leggere si deve! sempre e comunque) assolutamente "passabili". Confesso che, in preda ai più sordidi deliri masochistici, pure il giorno successivo do un'occhiata ai temi della prova scritta di Matematica trovandoli, al solito, incomprensibili, impossibili. Non so se oggi funziona come allora quando, su 4 prove, era bastevole pigliare una buona sufficienza su almeno una per passare. Io mi giocai il tutto per tutto decidendo di portare come materie orali italiano e storia. Ricordo che il commissario interno dovette battagliare non poco per far accettare alla commissione questa scelta. Per'altro lui era il mio docente di matematica e fisica ed immagino volesse a tutti i costi evitarsi l'irrimediabile brutta figura che gli avrei procurato portando proprio la seconda. Ricordo anche che erano gli anni in cui la commissione giudicatrice era composta da professori provenienti da altre scuole. E allora non appena erano resi noti i nomi subito si telefonava ai loro studenti per conoscerne pregi, difetti, manie. Ricordo pure che, accanto alle esercitazioni pre - esami, io ed il solito gruppetto di sfaccendati facevamo pure le esercitazioni per copiare alla perfezione. L'eame di maturità è antiquato si dice da più parti. Io non lo credo. Esso mi appare né più né meno come un rito iniziatico che segna il passaggio dalla adolescenza all'età adulta. Alcuni dei maturandi cercheranno di trovarsi un lavoro (precario), altri se ne andranno all'Università (dove scopriranno - loro malgrado - che oggi l'Università non è molto diversa dal liceo). E si sorbiranno la filippica dei docenti universitari che accuseranno i loro colleghi delle superiori di non aver insegnato nulla. Esattamente come questi avranno accusato i docenti della scuola media di non aver adeguatamente preparato gli studenti! Un infinito scaricabarile, insomma. E poi il rito della consegna dei diplomi. La cena di classe di fine anno. Le promesse di continuare a tenersi in contatto. Ed invece poi saranno nuove amicizie, nuovi interessi, nuovi amori a caratterizzare la vostra vita.

E dunque, davvero, CHE LA FORZA SIA CON VOI (o in culo alla balena se preferite)......e buon tutto.

Scelta scontata....ma anche voi avevate/avete quella del primo banco che guardava tutti meno che te????

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