
Uomo d'altipiano così Nicolò Menniti - Ippolito definisce Mario Rigoni Stern. Sapevo che era malato, che pian piano il tramonto sarebbe sceso sulle sue spalle come accade in montagna ma la notizia della sua morte (diffusa a funerali già celebrati) mi ha scosso profondamente. Il suo Il sergente della neve fu il primo libro che lessi per scelta e non perché costretto da qualche insegnante. E Il bosco degli urogalli fu il primo che mi fece capire che scopo principe della letteratura è quello di emozionare, stupire, raccontare e - raccontando - insegnare. Rigoni era uomo di montagna e dunque umile, riservato, coraggioso, eroico come eroici son tutti gli uomini e le donne di montagna che non si lamentano mai e quando non gliela fanno più solo dicono L'è dura. Non menava vanto del fatto che i suoi libri fossero tradotti in tutto il mondo. No: lui era orgoglioso perché durante la ritirata russa non aveva perso nemmeno un uomo. Ferdinando Camon lo definisce l'ultimo scrittore classico italiano. Classico nel senso in cui lo intende Claudio Magris laddove scrive che un libro diventa classico quando condensa in una vicenda individuale una grande esperienza collettivo. Ma Rigoni era anche Veneto e questa terra oramai sta inesorabilmente perdendo le sue voci più intelligenti, più critiche e per ciò stesso più belle. Da oggi ci sentiamo tutti più poveri ed ogni qual volta salirò sul "suo" (diventato mio proprio attraverso i suoi libri) altopiano, già lo so, lo sentirò un pò più vuoto.
Addio Maestro e le sia lieve la terra....
E veniamo a noi...
3 Commenti:
Ma tu sei d'accordo o no con la decisone del Sindaco? E con il metodo che ha usato per attuarla? Omar
Caro Omar, il rapporto tra sindaco e vicesindaco è un rapporto fiduciario. Venuta meno la fiducia il sindaco con atto monocratico ha deciso di interormpere il rapporto con Paolo. Io, ad esempio, non ho nemmeno letto le motivazioni che immagino siano contenute nell'atto di revoca. Tutti noi assessori siamo nominati dal sindaco che può toglierci questa nomina in qualunque momento. Quanto al metodo usato non ho capito a cosa ti riferisci. Certo: in politica anche la forma è sostanza. E la forma avrebbe certamente voluto un coinvolgimento degli organismi anche sovracomunali del PD prima che l'atto fosse materialmente redatto.Spero di aver esaudito le tue richieste.
Davide
In parte si. Ma non esiste che na roba così divampi sui giornali prima che le parti si siano messe d'accordo in qualche modo. Escludo ovviamente potesi "gravi"...Certo, ammesso che accordo si volesse trovare. Sulle motivazioni esplicitate nel Decreto te le dico io senza leggerle. Saranno del tipo "divergenze politico - programatiche...ecc. ecc." Cioè tutto e niente...E non è mai esistito e non esiste che il Sindaco su decisioni simili agisca come organo monocratico senza che questo venga prima discusso e condiviso, o non condiviso, dalla maggioranza. Cosa succederebbe allora? Domani si sveglia e ritenendo che nonsei più di sua fiducia revoca le deleghe a te..???Per il resto prendo atto che di ciò nessuno sapeva niente. Compresa la motivazione che ha spinto Carpinetti a prendere una decisione così greve...Omar
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