martedì 28 ottobre 2008

ARRIVA


Ho conosciuto Peter e la sua famiglia molti, moltissimi anni fa. In una circostanza in cui quel ragazzo alto, con la barba irsuta, era sembrato - a me e ai miei amici - una specie di angelo. Faceva freddo quel giorno di inizio agosto vicino al Pelmo. Freddo ed un cielo nuvoloso da cui, ben presto, iniziò prima a piovere e poi a grandinare. Eravamo lungo un sentiero attrezzato, "ovviamente " (allora eravamo incoscienti) senza imbracatura, cordino, moschettoni. Preso dal panico uno di noi si blocca: non riesce più a proseguire. Ci proviamo in tutti i modi, nulla da fare. Quando, improvvisamente, arriva lui che si avvicina al nostro amico, lo rassicura e, prendendolo per mano, pian piano lo fa avanzare. Alla fine, dopo averlo ringraziato, e aver ricevuto i suoi sguardi carichi di riprovazione, ci invita a casa sua. Peter e Francesca vivono in un maso a quasi 1800 metri di altitudine, in cresta, in una posizione dove si domina una intera vallata. Vivono lì e, con gli anni, quel maso l'hanno trasformato in una casera. Non hanno televisione, non hanno computer. L'unico cordone ombelicale che li tiene legati al mondo è una radiotrasmittente. Un paio di volte la settimana scendono in paese e da lì comunicano, via mail, coi loro amici. Peter è un montanaro autentico, di quelli che parlano con gli occhi piuttosto che con la voce. Scalatore eccellentissimo, è un purista delle ascensioni montane: di quelle fatte usando chiodi, rinvii e corde solo là dove è strettamente necessario. Per il resto si arrampica a mani libere, "leggendo" la parete, scoprendovi fessure, appigli che ad un occhio, anche solo meno che attentissimo, sfuggono. Essere un tutt'uno con la montagna, appartenervi...

Stamani Peter mi ha scritto. Lo ha fatto per comunicarmi che, fra qualche giorno, lui e la moglie lasceranno l'alta quota e ritorneranno in paese perché sta arrivando. Cosa? La neve. Già stamani qualche fiocco è caduto da un cielo solo parzialmente greve di nubi. Ma da domani...E,dunque, sta arrivando anche per noi il momento di mettere al riparo le attrezzature estive e tirar fuori ciaspe e tuta. Ed un mezzo toscano (di quelli buoni) da fumarti in solitudine, circondato dal silenzio e dalla neve. E nuovi itinerari. E nuove mete da raggiungere. E nuovi sogni da realizzare. E chissà che, in uno di questi viaggi, non ci possa far compagnia Peter...

Che la forza sia con voi!



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