giovedì 30 ottobre 2008

INES ED ERNESTO

Mercoledì mattina ci siamo riuniti insieme agli amici dell'ANPI e ad una delegazione di alunni delle scuole medie miresi per una commemorazione riparatrice al vigliacco gesto compiuto, la scorsa settimana, contro il monumento che ricorda l'eccidio di 9 partigiani miresi per mano delle truppe nazifasciste il 27 aprile 1945. Ines Mumeni nel 1945 aveva 28 anni ed era staffetta ed infermiera nella brigata partigiana "Fasolato". Oggi ha 92 anni ed una mente lucidissima. Questo il testo integrale dell'orazione civile che ha pronunciato mercoledì rivolgendosi agli alunni:
Care ragazze e ragazzi, cari compagni e amici, mi chiamo Ines e ho 92 anni: ho combattuto contro il fascismo e potrei essere la mamma e la nonna di tutti voi.
Oggi, davanti a questo cippo offeso e umiliato, in memoria dei partigiani di Mira caduti per liberare il nostro paese dal fascismo, tutti i cittadini democratici, i giovani di Mira devono fermarsi a riflettere.
Vi racconto un fatto che mi è accaduto anni fa, e che mi ricordo ancora: in una assemblea pubblica - dopo il mio intervento sulla lotta partigiana - una persona mi affrontò dicendomi che noi viviamo di ricordi, che è ora di dimenticare il passato. La mia risposta fu pronta e serena: la storia non si dimentica, la storia ci insegna a non ripetere gli errori atroci commessi da un branco di assassini che distrussero il nostro paese e moltissime vite umane innocenti.
Chi ha commesso oggi, qui all'Olmo di Mira, tale gravissima offesa verso i nostri eroi partigiani, e coloro che li hanno istigati, sappiano bene e aprano bene le loro sporche orecchie: i nostri eroi che sono morti per la libertà erano tutti giovani e giovanissimi, hanno dato la loro vita per tutti noi senza pensarci due volte, e qui, questa mattina, i nostri giovani presenti in massa sono la testimonianza di una risposta ferma, e di una continuità antifascista per la salvaguardia della democrazia del nostro paese.
Ma non basta la speranza: bisogna educare i nostri figli e nipoti raccontando loro la verità sulle atrocità fasciste; la libertà si difende e si conserva tutti assieme, non abbassando mai la guardia, perché il nemico della pace e della nostra Costituzione, nata dalla lotta del popolo italiano antifascista, è sempre in agguato e i colpi di stato, come nel passato, possono sempre avvenire. Anche nel presente.
Attenzione ragazze e ragazzi: l'olocausto, nell'ultima guerra mondiale con i milioni di morti che ha causato, potrebbe ancora ripetersi; attenti cari compagni e amici: l'anno 1922 (data di avvento del fascismo nel nostro paese ndr) fa ancora paura, i segni di un ritorno di quegli anni ci sono tutti e ve lo dico io che li ho vissuti amaramente; noi li stiamo sottovalutando o, meglio ancora, ignorando. Non possiamo più permetterci di dormire serenamente, dobbiamo vegliare giorno e notte per difendere il futuro di tutti noi e soprattutto delle nuove generazioni.
Mi affido a voi giovani, perché voi oggi rappresentate e siete il nostro e soprattutto vostro futuro.
Un caro abbraccio a tutti.
Ines
Al suo intervento, è succeduta una lectio magistralis di assoluta bellezza ed efficacia. A tenerla il professor Ernesto Brunetta (almeno un Brunetta buono c'è...) che in poco meno di 20 minuti ha tratteggiato cosa fu il fascismo e la resistenza.
Che la forza sia con voi!


Quei 9 martiri erano:

Agnoletto Mario

Cosma Arturo

Agnoletto Vittorio

De Lorenzi Rinaldo

Belleni Giuseppe

Nariti Rino

Cestonaro Guido

Tolomio Luigi

Zuin Alfredo



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