lunedì 23 febbraio 2009

SORDITA





Dunque tutto come previsto. L'Assemblea Costituente del PD, sabato, ha "eletto" (virgolette obbligatorie giacché il voto per alzata di mano a me non piace) Dario Franceschini, classe '58, da Ferrara nuovo segretario nazionale. Non so quale importanza abbia il fatto che il nuovo segretario provenga dal mondo del cattolicesimo democratico avendo militato prima nella DC, poi nel PPI ed infine nella Margherita. Certo: il suo è stato un discorso coraggioso in cui, lasciatemelo dire, si è intravista quella che io considero una sorta di "superiorità intellettuale" di molti cattolici (non certo i teodem ) per i quali la diversità di idee e di opinioni possono e debbono diventare occasione di dialogo e di confronto, alla ricerca della migliore mediazione possibile. Sono per'altro convinto che questo dsiscorso non sia piaciuto a quanti lo avranno giudicato per così dire troppo di "sinistra". Sta di fatto che oggi il PD ha un altro "merito", l'aver introdotto una nuova figura, quella del segretario a tempo determinato. Una sorta di Co. co. co, una specie di contratto a progetto. Inutile nascondercelo: a giugno le elezioni europee saranno, di fatto, elezioni politiche. E lì vedremo se in queste poche settimane, Franceschini avrà saputo invertire la rotta o meno. Nel frattempo alla mail di Andrea Ferrazzi che ho pubblicato sabato, sono seguite altre mail di risposta. Ve le propongo avendo avuto la autorizzazione a farlo dai rispettivi mittenti. Cominciamo con Paolo Giacon ,braccio destro del segretario regionale del Veneto:

Caro Andrea, cari tutti,
grazie per questa tua riflessione che mi sento di condividere. Anche io sto meditando molto sul mio voto di domani, e sinceramente non vedo l'ora di partecipare questa sera all'assemblea aperta del PD della provincia di Padova per mettere in discussione le mie riflessioni con la base del nostro partito, l'unica vera forza reale di qualsiasi progetto politico. Primarie e congressi sono strumenti preziosi per la vita di un partito, direi essenziali. Il principio nuovo della partecipazione e del coinvolgimento diretto del "cittadino elettore attivo" sono la piu' grande novità della politica italiana degli ultimi vent'anni. Ma i principi non sono tutto: a costituenti, dirigenti e quadri vengono richiesti anche senso di responsabilità, buon senso e lungimiranza. Il partito non puo' permettere che l'utilizzo spregiudicato di certi valori e principi sia solo un mezzo per nascondere una sotterranea lotta interna per il potere ed il controllo del partito. Quella di Parisi, ad esempio è una battaglia di principio o solo un mezzo per ritagliarsi un posto al sole?
Attualmente ho un'unica idea che mi orienta ed è la seguente. A poche settimane dal volto amministrativo ed europeo tutte le energie di militanti, quadri e dirigenti del partito devono essere dirette verso il comune sforzo elettorale che ci permetterà di arginare la demagogia ed il populismo della destra e della Lega. Ogni singolo minuto è prezioso e deve essere rivolto all'impegno elettorale esterno, quelle per le ELEZIONI VERE. Congresso o primarie si trasformerebbero in questo momento in una resa dei conti, in uno scontro tra bande, ma adesso non ce lo possiamo permettere, perche’ dobbiamo ottimizzare le energie e le risorse che abbiamo. Verrà il tempo di una dialettica autentica, sana, vitale, ricca di passione e coraggio. Ora è il tempo di dare fiducia ad un nuovo leader, chiedendogli spirito di innovazione, determinazione e la capacità di coltivare insieme il comune sogno democratico.

Scrive invece Atonino Stinà

Non ero a Roma oggi, non avendone titolo. Ho seguito molto del dibattito su radio radicale. Mi è sorta spontanea una domanda: di quanta ipocrisia siamo capaci? Tutti d’accordo nel ringraziare Veltroni per il prezioso lavoro svolto e concordi nell’assolverlo dalle responsabilità. Tutti d’accordo nel sostenere il nuovo segretario. Ma cos’è successo, siamo diventati tutti più buoni? Perché non si sono espressi i veri big del partito: D’Alema, Rutelli, Marini Fioroni, Letta, Bersani (onore a Fassino e alla Bindi che hanno messo la faccia e assunto impegni precisi). Ma allora se adesso Franceschini va bene a tutti e grazie a lui si sono sciolti i nodi politici del PD, ma vuoi vedere che il problema era proprio Veltroni. Ma allora diciamocelo. O come diceva Totò: ma mi facci un piacere!!!

Infine ecco cosa scrive Samuel Mazzolin che si definisce un 28 enne senza tessera ma che, però, mi pare dica cose molto sensate:

Buongiorno a tutti,grazie Andrea per lo spunto di discussione. Con qualcuno di voi ci conosciamo già di persona, ma spero di incontrare presto anche tutti gli altri: vorrei esprimere solo un pensiero a nome di un giovane interessato alle vicende politiche del suo paese, ma scettico rispetto alla forma partito come strumento per un'azione concreta di cambiamento sociale.Molti stanno pensando "ecco un altro dei grillini", e invece no.Vengo dal e faccio tuttora parte del mondo delle associazioni giovanili - www.gruppocontatto.org e http://primolunedi.mrevolution.eu i due progetti che sto portando avanti con alcuni under-35 - ma ho frequentato l'anno scorso il Centro di Formazione Politica di Milano, dove ho avuto il piacere di conoscere giovani e meno giovani vicini al PD - e il modo di ragionare era proprio lo stesso dell'"uomo del novecento" che poteva scegliere tra due ideologie contrapposte, tra destra e sinistra, tra democristiani e comunisti.Ragionare in modo ideologico e dogmatico ritengo sia sbagliato a prescindere, in tutte le discipline, e vedere Veltroni come Obama e il PD come i Democratici americani sinceramente non mi fa battere il cuore. Apprezzo lo sforzo ma se sai che la sostanza è diversa, il palco non regge. La newsletter e YouDem non bastano se sono operazioni di facciata.Con umiltà ma decisione, senza quel "ma anche"... se vuoi essere credibile e percepito con una precisa identità. Qual è l'identità del PD? Io scusate ma non l'ho ancora capito.Penso che tenere insieme la complessità del mondo reale in un racconto verosimile ma soprattutto emozionante sia molto difficile, se non impossibile di questi tempi. Quindi tanto di cappello al tentativo di Walter. Però non riesco ad appassionarmi - e ci provo eh, ve lo assicuro - alla lotta politica locale all'interno del partito, e per questo provo a tenermi sveglio con altri strumenti.Se il PD vuole veramente rinascere, deve iniziare lasciando davvero spazio a teste e cuori nuovi - non agli stessi che si sono avvicendati negli anni, su scala tanto locale quanto nazionale. Deve parlare un linguaggio diverso, avvicinarsi ai giovani - di cui ha bisogno, ma non solo per il voto - e saperli ascoltare, senza volerli poi ingabbiare dentro logiche che questi preferiscono osservare, comprendere ma non accettare. E per questo ne stanno, ne stiamo fuori.Chi si interessa dei giovani, veramente e in modo non utilitaristico? Chi porta in campo le nostre istanze? Nemmeno la maggioranza dei giovani stessi, ma la situazione sta cambiando.Parlo a titolo personale e mi assumo la piena responsabilità di quello che scrivo. Sono convinto che questo paese - e ancor più questo territorio, il nostro nordest - abbia un potenziale latente che aspetta solo qualcuno che riesca a catalizzarlo attraverso una forma di impegno civico nuovo, che non sia omologante ma faccia leva sulla diversità. Credo più al potere dei piccoli gruppi, aggregati in reti a geometria variabile a seconda della precisa causa che è sul tavolo in quel momento: movimenti della società civile che riescono a far battere il cuore, perchè affrontano problemi concreti e si rivolgono in modo umile alle persone, senza la sindrome da elitè che spesso i nostri amministratori locali dimostrano. Che ci fa ridere e ci allontana ancora di più.E' la forma mentis dell'imprenditore contro il manager, il creativo contro il burocrate, il guardare avanti contro la difesa di rendite di posizione.Finchè i personalismi che vediamo in questi giorni prevarranno sulla consapevolezza di dover dare una sterzata decisa alla linea politica del PD e all'uso dello strumento partito, la sua classe dirigente continuerà a perdere credibilità e ascendente sui giovani che vogliono davvero cambiare le cose. Se non sono già andati all'estero.Sicuramente non sanno bene come attivarsi, molti sono scettici, ma intanto ci provano con mezzi e formule diverse dal partito - mentre tutti proclamano che non si interessano alla politica e sono fondamentalmente apatici e rinchiusi nel privato.Siete i benvenuti se volete passare a qualcuno dei nostri incontri,Samuel Mazzolinwww.gruppocontatto.orghttp://primolunedi.mrevolution.eu"Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi" (M. Proust)


Che la forza sia con voi....


P.S.: sempre a +11 dalle dirette inseguitrici e ora vai col Manchester....E però da ieri le nostre discussioni di calcio mi sembreranno più povere senza la penna lieve di Candido Cannavò...ciao Maestro e ti sia lieve la terra.




Etichette:

3 Commenti:

Blogger Riccardo ha detto...

precisazione: dai diretti inseguitori, la Juvem siete a +9, e non più di qualche settimana va vi abbiamo dimostrato quanto ci mettiamo a recuperare 6-7 punti. quindi...

23 febbraio 2009 alle ore 10:50  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Juve chi???????

23 febbraio 2009 alle ore 13:55  
Blogger Riccardo ha detto...

quella che avete spedito in serie B perchè non eravate in grado di battere sul campo

23 febbraio 2009 alle ore 22:26  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page