lunedì 16 febbraio 2009

DAI CHE 'NDEMO (trad. "Forza che si va")

Cominciamo la settimane con alcune buone notizie....


1) Adriano - Stankovic...un 2 a 1 che ci porta a +9 da Torino e addirittura a +11 dall'altra metà di Milano...e non mi si venga a parlare di gol molto dubbio perché anche un pareggio a noi andava bene, anzi benone....
2) Questa non so se sia buona o cattiva.....
Dal Corriere di ieri:


L'avviso di Rutelli e degli ex Dl: avanti così e ci sarà la scissione
(...)infatti non è da ieri che si respira un clima di scissione nel Pd. Da giorni, per esempio, nei suoi colloqui riservati l'ex leader della Margherita osserva sconsolato l'orizzonte: «Abbiamo faticato tanto per dar vita a una cosa nuova e ora dovremmo andare alle primarie per la segreteria con due candidati dei Ds? È impensabile. Basta. Così non si va da nessuna parte». Rutelli non riduce il problema a una questione nominalistica, «non è solo l'infinita lotta tra Walter e Massimo, a cui ora si aggiunge Pier Luigi. E non si può nemmeno ridurre tutto allo scontro fra centristi e sinistristi. Qui — ha spiegato ad alcuni colleghi — c'è la difficoltà di un partito che fa fatica su tutto, fatica a parlare con il Paese, e si rifugia magari nelle piazze, negli slogan, oppure dietro la Cgil. O ancora nel laicismo. E appena provi a esprimere una tesi, c'è chi dà una lettura caricaturale del rapporto tra i cattolici e la Chiesa. Come fossimo teleguidati dai cardinali. Mi chiedo, allora, cos'è il Pd se non possono avere patria i contributi di idee di quanti militavano nella Margherita? Non è un caso infatti se un terzo degli elettori dei Dl se n'è andato». (...) Fioroni è preoccupato che l'offensiva di D'Alema «cambi il progetto del Pd». Quale sia il progetto dalemiano è chiaro agli «indipendenti di centro»: Bersani alla guida del partito che aggreghi pezzi di sinistra radicale e in prospettiva lanci un candidato- premier espressione del mondo cattolico o comunque moderato. «Ma noi non potremmo fare gli indipendenti di centro in un partito troppo di sinistra», commenta Follini: «Se fossimo costretti ad assistere dalla tribuna al derby tra Veltroni e Bersani, vorrebbe dire che il Pd ha preso la deriva della "Cosa 4". E noi lì non potremmo approdare». Più o meno quanto avrebbe spiegato a D'Alema giorni fa con una battuta: «Massimo, non è pensabile che noi stiamo in Italia con la Cgil, in Europa con il Pse e in Medio Oriente con Hamas»
3) Un consiglio di lettura...assolutamente particolare. Si intitola (e già il titolo è cosa bellissima) Con un piede impigliato nella storia: 272 pagine (che Feltrinelli spedisce in libreria, il 12 marzo, a 17 euro) scritte da Anna Negri, primogenita di Toni Negri: una rilettura di uno spezzone del secolo scorso (dal 1969 al 1983, quando il padre - eletto in Parlamento tra le fila dei radicali - fugge in Francia) visto con gli occhi di quella ch'era bimba (Anna è nata nel 1964) a cui hanno negato una esistenza normale: (...) quando si tratta di figli non ci sono vittime o carnefici; siamo tutti bambini traumatizzati da una Storia che non ci apparteneva e non abbiamo scelto.
4) Incrociamo le dita : così stamani Matteo Renzi che, quasi certamente, ha vinto le primarie per la candidatura a sindaco di Firenze....grande!
Che la forza sia con voi!


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