lunedì 2 febbraio 2009

W LA RAI



Ho sempre pensato agli americani (meglio, statunitensi ma tant'è) come ad un popolo abbastanza strano. Anche linguisticamente. Ad esempio quel che noi, malati di anglofonia, chiamiamo football - vale a dire ciò che, secondo Brera, è divina geometria e cioè il calcio - loro invece lo chiamano soccer. Mentre quel che per loro è football per noi è una sorta di rugby (e qui non me ne abbiano a male i puristi della palla ovale). Dicono che, in USA, il football (che noi decliniamo con la specificazione aggettivale americano proprio per distinguerlo da quell'altro football) sia stato inventato dal direttore di una prigione che, preoccupato per l'aumento di episodi di violenza tra i detenuti, pensò bene di "importare" il rugby, trasformandolo per renderlo ancora più fisicamente duro. Ebbene: ieri sera la RAI mi ha sorpreso. Fino all'avvento della tv a pagamento (strana perversione per cui sei costretto a pagare per vedere qualcosa quando, spesso, dovrebbero pagare te per vedere) l'ultima domenica di gennaio (o la prima di febbraio), puntuale ogni anno, le reti Mediaset mandavano in onda la finale del Superbowl, la finalissima che assegna il titolo di campioni della National football league. Poi il Superbowl era affare loro, delle tv a pagamento. Quest'anno invece la sorpresa: la RAI ha mandato in onda, in diretta, l'edizione di quest'anno del Superbowl! Spettacolo emozionantissimo, fatto di scontri durissimi, di tattica, intelligenza ma anche di velocità, astuzia, strategia. A vincere sono stati gli Pittsburgh Steelers (che già dopo 4 minuti di gioco avevano segnato la prima meta non convalidata dagli arbitri poiché la moviola mostrava il ricevitore che toccava il terreno con un ginocchio prima del touchdown), come pronosticato dal loro tifoso più importante, il presidente Obama, che hanno sconfitto per 27 a 23 gli Arizona Cardinals , al termine di un incontro comunque incerto fino alla fine.
Che la forza sia con voi....
P.S: Che dire? Sempre meglio un pareggio che una sconfitta, soprattutto se a perdere sono gli altri......



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