mercoledì 11 febbraio 2009

RIPARTIRE

Dal programma elettorale del Partito Democratico (sottoscritto da tutti i candidati alle elezioni per il Senato e la Camera dei Deputati):

Il PD riconosce il diritto inalienabile del paziente a fornire il suo consenso ai trattamenti sanitari a cui si intende sottoporlo, così come previsto dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione di Oviedo. Il PD si impegna inoltre a prevenire l'accanimento terapeutico anche attraverso il testamento biologico.

A questa norma, e soltanto a questa, sono tenuti alla piena e totale osservanza tutti gli eletti del Partito Democratico. Non capisco come si possa invocare un "voto di coscienza" senza ricordare che, comunque sia, noi (intendo dire, noi iscritti del PD) - se avessimo vinto le elezioni - avremmo introdotto il cosiddetto testamento biologico.
Da questo link
ddl-testamento-biologico.doc
è possibile scaricare sia il Disegno di Legge sul cosiddetto "testamento biologico" - predisposto dall'onorevole Raffaele Calabrò (PdL) mentre il Senato ha dato il via libera alla seguente mozione:
Il Senato, premesso che è sempre più urgente la discussione e l'approvazione di norme che garantiscano la certezza di cure idonee e di adeguata assistenza nella fase terminale dell'esistenza ovvero quando le condizioni personali non consentano di provvedere in maniera autonoma alle necessità vitali fondamentali, nella piena convinzione che nel nostro Paese nessuno debba più morire di fame e di sete,

impegna
il Governo a garantire che, l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere negate da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi.

Infine consiglio la lettura di questa riflessione scritta dal segretario regionale del veneto del PD, Paolo Giaretta:

Non ho preso finora posizione sul caso Englaro per rispetto alle diverse sensibilità presenti nei dirigenti ed elettori del PD e per rispetto del lavoro portato avanti dal gruppo del Senato, nella ricerca in gran parte riuscita di offrire al paese soluzioni che in materia così delicata contribuiscano a creare una coscienza condivisa e non ad arruolare in guerre ideologiche o religiose. Il paese ha bisogno di una classe politica capace di costruire le ragioni di una pace civile, a maggior ragione in materie che toccano così da vicino le coscienze individuali. C’è bisogno in queste materie di leggi che vengano sentite tali da tutti gli italiani, non di manifesti ideologici. Le ultime scelte del Governo vanno oltre le scelte di merito. Si sta esercitando attorno al povero corpo di una donna un macabro esercizio senza pietà e senza rispetto della dignità umana. Un corpo, una persona che meriterebbe rispetto diventa l’oggetto di un puro gioco di potere. Come distrarre l’opinione pubblica dalla difficile situazione del paese, dai fallimenti dell’azione del governo, come accreditarsi come campioni della morale essendo protagonisti di comportamenti immorali. Chi crede che nell’azione del Governo sia in gioco la difesa della dignità della vita umana pensi che quello stesso governo il giorno prima ha fatto approvare una norma che impedirà ad una donna che già vive il peso della clandestinità di poter pensare ad una maternità avendo la possibilità di accedere alle cure, non potrà garantire al suo bambino un parto assistito, non potrà curarlo. E’ questa la difesa della vita?Le offensive e vergognose parole del presidente del Consiglio devono suscitare disprezzo in ogni donna ed ogni uomo che conservi un barlume di coscienza. “Eluana potrebbe avere un bambino”. Chi, come, quando? Non c’è rispetto per la persona, per la famiglia, per le migliaia di famiglie italiane che accudiscono i propri cari in stato vegetativo senza alcun aiuto da parte dello Stato e che non hanno bisogno di queste bestialità.Sono grato al Presidente della Repubblica perché ha difeso senza incertezze la nostra Costituzione. Anche questo è un valore importante. La democrazia non è un orpello retorico, ma è lo strumento necessario per la costruzione del bene comune. Il valore così grande della vita non è mai stato garantito nei regimi totalitari.Faccio un appello a tutti, laici e credenti, perché non si scoraggino nel costruire soluzioni condivise di fronte a questioni tanto più grandi della banalità degli schieramenti politici e dei giochi quotidiani di potere.Ai miei fratelli nella fede sento da privato cittadino il dovere di ricordare che dobbiamo sentirci segnati dalla croce e non crociati. Perciò segnati dall’amore, dalla pietà e dalla carità e non dalla violenza ideologica.

Che la forza sia con voi....



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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

ti chiedo una cosa: saresti ancora qui a parlare di Eluana se al governo ci fosse il PD? Non ti sembra che anche tu, a modo tuo, alimenti questo viavai mediatico attorno a questo caso, facendolo diventare il pretesto per una guerra politica? Perché vedi, quello che a te come a tanti altri è sfuggito, è che nel caso di Eluana Englaro il testamento biologico non c'entra un fico secco. Non si è MAI arrivati a questo punto, perchè si tratta solo di un SUPPOSTO testamento biologico portato avanti dal padre. Che poi ci sarebbe pure da parlare di alcuni testimoni che lo hano sentito confessare che il testamento biologico è tutta una finzione. Ma anche qui si va di supposizione, e lungi da me cascarci. Qui il discorso REALE è solo uno, e non c'è partito o fazione politica che possa controvertirlo: oggi è stato dichiarato da medici, sulla base di dati REALI, che Eluana è morta per DISIDRATAZIONE. Hanno preso un essere vivente e non lo hanno fatto bere. Stop. Il resto è solo supposizione. Eluana è morta per questo. E' come se un giorno un individuo entrasse in coma, e dopo poche ore si decidesse di staccare tutte le macchine. Se questo individuo non avesse espresso testamento biologico, qual è il limite temporale dopo il quale ci sentiremmo "giustificati" dal farlo? Un'ora? Due giorni? Un anno? Venti anni? E' esattamente questo che dicono i fatti nel caso Englaro. Purtroppo è servito questo per capire l'importanza del testamento biologico e ora servono leggi precise che lo definiscano. Ma finché non arriveranno queste, rimane chiaro che i FATTI, e non la politica (che per come è fatta in Italia è pura finzione e faida), dicono che a tutti gli effetti Eluana è stata uccisa. Il resto è solo un pretesto per portare avanti i propri partiti, e che si tratti di PD o di altra fazione, fa abbastanza schifo. Quindi, stendiamo un velo pietoso su tutto questo non facciamo demagogia, e piuttosto cerchiamo di far lavorar echi è al potere. Seguiamo il modello americano: chi vince le elezioni, dopo una guerra certo furibonda, viene poi lasciato lavorare in pace, nel bene e nel male. E alla fine si tirano le somme. In Italia ogni pretesto è buono per attaccare chi l'uno chi l'altro. Anche quando c'è di mezzo una vita umana e il suo dramma. Direi di finirla con Eluana.

Franco

11 febbraio 2009 alle ore 08:30  
Anonymous Anonimo ha detto...

sono assolutamente d'accordo con Franco

Monica

11 febbraio 2009 alle ore 17:23  

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