giovedì 14 gennaio 2010

DIASPORA?

Da Il Corriere della Sera


ROMA - Pd addio. Enzo Carra ha rotto gli indugi: lascia il partito per lavorare alla costituente di centro con Pier Ferdinando Casini. Lo seguirà un altro deputato, Renzo Lusetti.

Onorevole Carra, com’è maturata la sua decisione?
«Ho deciso stasera (ieri per chi legge, ndr). La candidatura di Emma Bonino è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche se lei, personalmente, mi sta simpatica. Ma come potevo io dire ai miei elettori, che vengono dal mondo cattolico, di votarla? Per me sarebbe stato impossibile».
Comunque lei era inquieto da tempo.
«Sì e mi ero dato del tempo per pensare. Ora quel tempo è scaduto. Confesso che mi sento un po’ depresso e triste. Ma forse il vulnus del Pd risale al suo atto di nascita. Lo hanno messo in piedi in fretta e così facendo hanno anche fatto cadere il governo Prodi. Sono state delle modalità che non hanno portato bene a nessuno».
Onorevole, lei parla del disagio dei cattolici per Bonino, ma Franco Marini dice che per quel mondo la candidatura di un’esponente radicale non è un problema.
«I cattolici che dicono così lo fanno per perfidia personale nei confronti di Bersani. Stia sicura che sono già pronti a imputargli la sconfitta. Del resto c’è tanta gente che sta aspettando le Regionali e spera in un insuccesso. Avrei potuto fare anche io così, ma non è nel mio stile, non l’ho mai fatto in vita mia. Detto questo, mi dispiace molto dover lasciare il Pd».
È bizzarro sentire questa affermazione da uno che sta andando via.
«Io credo che un vero Pd serva al Paese».
E allora perché se ne va?
«Penso che nel breve e nel medio periodo persone come me non riescano a influire su questo partito che è dilaniato dalle lotte interne tra gli ex ds, di cui, sinceramente, sfuggono le logiche. Non c’è più politica. E il partito è in preda all’anarchia, basti pensare a quel che è successo nel Lazio e in Puglia. Io avevo posto delle domande politiche a Bersani, lui non ha ritenuto di dovermi rispondere, forse aveva cose più importanti da fare, e io, in tutta umiltà me ne vado, ma continuo a stare all’opposizione e a cercare di lavorare in maniera costruttiva. Credo di riuscire a trovare uno spazio in cui posso essere utile».
E dove andrà, onorevole Carra?
«Ho accettato la proposta di costruire la costituente di centro che mi è stata fatta da Casini, Cesa e Pezzotta. In fondo, è una sorta di ritorno a casa. Pier Ferdinando lo conosco da tanto tempo: io ero il portavoce della Dc e lui il responsabile della propaganda».
Un altro esponente del Pd che va con Casini, questo non migliorerà i rapporti tra quel partito e l’Udc.
«E perché? Il disegno di D’Alema e Bersani è quello di creare uno schieramento di centrosinistra con l’Udc, quindi io, in fondo, continuerò a lavorare per quel progetto».
Con lei andrà via qualche altro deputato?
«Domani (oggi per chi legge, ndr) farò una conferenza stampa con Renzo Lusetti e con un gruppo di amministratori locali del Pd. Comunque, da quel che sento, sono molti i cattolici e gli ex Margherita che in questo momento sono a disagio nel Pd».
Scusi l’insistenza, ma dentro il Pd c’è anche tanta gente come Marini che sostiene di non trovarsi a disagio.
«Io nella mia vita non ho un prezzo a cui posso essere comprato. Se anche mi avessero offerto, chessò, il posto di responsabile del dipartimento informazione avrei agito così, non avrei preso quel posto per fare poi il sabotatore interno. Marini ha chiesto le chiavi di casa del Pd a Bersani, io non ho bisogno di farlo. Anzi spero di poter offrire a Pier Luigi le chiavi di casa mia e di festeggiare insieme la vittoria di un nuovo centrosinistra».
A proposito di Bersani, ha avvertito il segretario delle sue intenzioni?
«No, ho maturato questa decisione solo qualche ora fa. Stasera ne ho parlato con Dario Franceschini. Lui è il capogruppo dei deputati, oltre che il candidato alla segreteria che io avevo sostenuto, e mi sembrava corretto farlo».
E adesso, onorevole Carra?
«Adesso ho voglia di fare politica. Di non assecondare il giorno per giorno, come sta facendo in questo momento il Pd».




Che la forza sia con voi!

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