mercoledì 15 dicembre 2010

RIFLESSIONI

L'amico Rodolfo Viola nel suo blog....



Sono le 5 del pomeriggio e sono nel mio ufficio presso la Camera.

Per spostarmi da Montecitorio a qui (poche centinaia di metri) ho dovuto superare diversi posti di blocco delle forze dell’Ordine che presidiavano il Parlamento.

Da fuori arrivano gli echi delle sirene: sappiamo dalle agenzie di stampa e da internet che ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia con diversi feriti.

Non riesco a capire né a giustificare nessuna forma di violenza tantomeno oggi, mentre si svolgeva il dibattito nelle aule del Parlamento sul voto di sfiducia al governo. Non è tollerabile che venga strumentalizzata con la violenza la legittima protesta di chi vuole contestare l’operato del Governo. C’è stata un’evidente infiltrazione di black block tra i manifestanti. Le immagini rimbalzate dai siti web ci dicono chiaramente che questo è avvenuto contro la volontà degli studenti che manifestavano e bene hanno fatto le forze dell’ordine a reagire alla violenza e a loro va la mia solidarietà.

Come è noto il dibattito alla Camera si è concluso con la vittoria del Governo di destra (314 voti a 311) contro le mozioni di sfiducia che avevano presentato PD e IDV da un lato e UDC, FLI e MPA dall’altro.

Alcune defezioni in FLI e dei cambi di casacca, in modo particolare di 3 Deputati, hanno consentito al Governo di mantenere la maggioranza. Una maggioranza risicata che andrà valutata nelle prossime ore e nei prossimi giorni a mente fredda, ma fin d’ora possiamo dire alcune cose.

L’operazione di Fini di creare un’alternativa nella Destra alla leadership di Berlusconi subisce una grave battuta d’arresto. Il Presidente della Camera è il vero sconfitto del voto odierno e sarà da capire se riuscirà a resistere alla richiesta di dimissioni che già oggi, immediatamente dopo il voto si levavano da destra. Berlusconi, al contrario, ha dimostrato per l’ennesima volta di riuscire a governare meglio i rapporti e le relazioni fuori dall’aula che le gravi emergenze del Paese: di questa cosa dobbiamo essere coscienti se vogliamo tentare di creare alternative vere per il bene della nazione.

Il secondo elemento di valutazione è che anche il progetto del terzo polo esce ammaccato da questa vicenda e per di più chiarisce, per le cose dette in questi giorni e per la presenza di FLI, che questo progetto nasceva saldamente ancorato all’esperienza della destra.

Questi elementi, uniti alla coerente e unita posizione del PD, ci dicono che però serve da parte del Partito Democratico un nuova consapevolezza del proprio ruolo. Non si può pensare solo a rispondere tatticamente a quello che accade negli altri schieramenti o vicino a noi, ma il PD, con la sua proposta politica, deve tornare ad essere il punto di riferimento del centro sinistra, sapendo che solo se riuscirà in questo intento potrà diventare alternativa credibile per il governo del Paese.

Rodolfo Viola

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