sabato 23 agosto 2008

ELOGIO DELLA LENTEZZA

Immagino che molti di voi stiano tornando dalle ferie. Ogni volta che la vacanza finisce c'è sempre un misto di nostalgia e di voglia di ricominciare. Nostalgia dei luoghi visitati, dei volti visti, delle mani strette. Ma anche la voglia, spesso, di ricostruirsi, di ricominciare: è un pò come se l'energia che ci ha pervaso in quei giorni la volessimo trasferire nella vita di tutti i giorni. Poi, magari, al primo ingorgo automobilistico torni ad essere stressato come prima della pausa estiva.
A tutti e a me per primo, come augurio di un buon ricominciare, "regalo" questa poesia che non ha certamente raggiunto le vette immortali della letteratura mondiale, che in tantissimi - pure Clemente Mastella - ritengono (cavolata pazzesca!) essere di Pablo Neruda quando invece è stata composta da Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana nata nel 1961 ma che mi piace molto:
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo quando e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita’.

Martha Medeiros (giornalista e scrittrice brasiliana)
Che la forza sia con voi e... A s'udëi!!!


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