Come descrive il mondo un fanciullo? Innanzitutto con colori vivaci. E poi con illimitata fantasia. Ed ecco che, nel foglio bianco, compaiono di improvviso nuvole, uccelli, aerei. Ed in basso piccoli animali. Segno che i suoi occhi e la sua anima riescono a cogliere l'essenza della vita: sempre in bilico tra l'infinitamente grande, il cielo misterioso, e l'infinitamente piccolo.
Infinitamente grande ed infinitamente piccolo. In mezzo l'uomo con i suoi errori, le sue miserie ma anche pieno di quei gesti grandi che ti riconciliano col mondo. Due le notizie che mi hanno molto colpito nei giorni scorsi.
La prima riguarda una vicenda accaduta a Gerusalemme. Faceva freddo a Gerusalemme, quel venerdi sera di fine marzo di 4 anni fa. Eppure George Khoury decise, ugualmente di uscire di casa. Non lo preoccupavano le tensioni israelo - palestinesi. Come avrebbero potuto preoccupare lui che era figlio di un avvocato cristiano che da anni lotta contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi? Ed invece George quel venerdì sera non rientrò a casa, vittima di un attentato compiuto dalle Brigate Al Aqsa, braccio armato di Al Fatah. Il padre di George, Elias Khoury, ha impartito una lezione di civilità: ha infatti, a proprie spese, fatto tradurre in arabo e pubblicato Una storia di amore e di tenebra, la bellissima autobiografia (2005, edita da Feltrinelli) di Amos Oz, uno degli intellettuali più brillanti di Israele. Elias ha dedicato la traduzione proprio alla memoria del figlio assassinato la cui morte dimostra quanto poco teniamo in considerazione la vita umana. Il romanzo di Amos Oz dà valore alla vita, all' amore. È per questo che l' abbiamo scelto ha scritto.
La seconda, invece, si svolge molto più vicino a noi, a Padova. Per la precisione nella clinica universitaria di Cardiologia intitolata a Vincenzo Gallucci. Qui, nel reparto di rianimazione, è ricoverata una signora padovana, Giovanna, di 50 anni. Una infezione incurabile, purtroppo, la sta lentamente conducendo alla morte. Per evitarle qualunque tipo di sofferenza (elevatissima in questo tipo di patologia), i medici le hanno indotto un coma farmacologico. Ebbene: il 9 settembre l'hanno risvegliata, per pochi minuti. Perché? Perché il suo sogno era quello di sposarsi col compagno della sua vita, Enzo. E domenica, Giovanna ed Enzo si sono sposati. Incuranti delle condizioni di salute ma semplicemente desiderosi di dichiararsi l'un l'altra un amore così grande che supera anche le barriere della malattia e della morte.
Che la forza sia con voi e...A s'udëi!!
P.S. Grazie...grazie davvero alle decine di persone che oggi mi hanno telefonato, inviato messaggi e mail per congratularsi con me. Grazie a tutti voi, davvero. Perché non erano congratulazioni ritualistiche, tutt'altro. E a tutti chiedo di aiutarmi. E però permettetemi, io che sono un signor nessuno (anche se mettetevi d'accordo, please, lo sono politicamente o perché non avrei voti o entrambe le cose?) di togliermi una soddisfazione. Da La Nuova Venezia di oggi: onestamente il suo operato nel settore turismo e cultura non è stato negativo e in più di una occasione ne abbiamo apprezzato l'iniziativa. E che a dirlo sia un'esponente dell'opposizione....
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5 Commenti:
attenzione la fonte della frase è la NUOVA, prenderei col beneficio d'inventario la veridicità dell'affermazione... caro il nostro EFIALTE. Alessio Bonetto
Stavolta ti sbagli...perché chi ha detto quelle parole me le ha confermate anche a voce..tiè
Ma gli Efialte, notoriamente, fanno una brutta fine, Alessio :-)
N.
Sarò, in questo momento, anche poco istituzionale ma pubblico il tuo commento, caro Nico, facendo debiti scongiuri....
Ti giunga anche il mio in bocca al lupo!
Emanuele
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