venerdì 5 settembre 2008

DIO E' CATTIVO?

Difficile scrivere oggi. Difficile farlo quando son passate poco più di 24 ore dalla notizia della morte di un nostro giovanissimo (20 anni) concittadino. Morire a 20 anni...morire mentre, magari, hai ancora negli occhi e nel cuore le risate, le battute, il calore di una serata trascorsa insieme agli amici. Già, morire a 20 anni. E allora, è ovvio, alzi gli occhi al cielo e maledici. E ti chiedi: perché?Come ha chiesto a me una giovanissima amica di quel ragazzo. E tu non sai rispondere. Perché le parole che vorresti dire già sai sono inutili di fronte al dramma di quegli adolescenti che, improvvisamente, capiscono che la vita, talvolta, sa essere davvero così dura e spietata. E dunque lasci che alle parole sia sostituito il silenzio che significa impotenza umana nel farsi una ragione di questi accadimenti. E lasci che il silenzio sia scosso solo dalle lacrime nella convinzione che le lacrime, spesso, sono consolazione. Ma in quel silenzio la tua limitatezza umana ti porta, inesorabilmente, a rivolgerti a colui che tutto è. Non per accusarlo di essere cattivo o ingiusto. No. Semplicemente per chiederGli la forza di credere davvero a quel che San Paolo scrive alla comunità di Corinto:
La morte è stata ingoiata per la vittoria.
Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
Che la forza sia con voi e... A s'udëi!!!


A te...a te che ieri piangevi pensando a chi non c'è più.. a te, solo per te perché nonostante tutto è coraggio il vivere ancora...

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