mercoledì 3 settembre 2008

ARCHITETTURE



C'avranno pure messo anni in più del previsto. Sarà pure costato il doppio di quanto inizialmente ipotizzato. E però nei giorni scorsi quando sono andato a Venezia, sono rimasto incantato: il ponte di Calatrava, oggi Ponte della Costituzione, non è solo un bel ponte. E' semplicemente magnifico nella sua essenzialità, nella nitidezza delle linee, nella apparente semplicità del disegno. Ma non solo. E' magnifico per il contrasto che ne ricavi tra le antiche vestigia della Serenissima Repubblica e questa struttura in acciaio, vetro e pietra d'Istria. Spesso quando visito le mie amate città d'arte mi trovo a chiedermi: e adesso? Voglio dire: sembra che tutto sia già stato inventato, sembra che in questa epoca di modernità nessuno riesca più a raggiungere quei canoni estetici del bello che era costante e prassi comune nelle strutture architettoniche del passato. Così ti vien spontaneo chiederti se le moderne architetture sopravivranno al tempo come le Chiese, i Palazzi, le piazze dei secoli andati. Perché, a pensarci bene, fine ultimo dell'architettura è proprio questo: lasciare, al futuro, testimonianze di un presente che diverrà passato. Prima prossimo poi sempre più remoto. Certo: immagino che con questi modelli, non sia affatto facile - oggi - progettare strutture architettoniche belle. Perché alla fine o rischi la scopiazzatura (che senso ha, ad esempio, progettare oggi un edificio residenziale che assomiglia ad una villa del '500? ancora: siete mai andati a visitare una Chiesa moderna?) o, per discostarti dal modello, osare talmente tanto da rasentare la bruttura. Ecco perché quando, invece, mi trovo di fronte a strutture che coniugano bello e modernità ne rimango sempre molto affascinato. Confesso, ad esempio, che a me Jesolo non piace. Proprio per niente. E però quando ci passo rimango sempre colpito dall'architettura di Piazza Mazzini (opera di Richard Meier) e dalla costruenda torre di 90 metri opera dell'architetto Carlos Ferrater. E certo non dimentico mai di sostare di fronte alle opere di Kenzo Tange cui la città affidò addirittura l'elaborazione del Master Plan. Ecco perché quel ponte è importante. Perché rimarrà nei secoli testimone incontrastato del nostro tempo che sarà pure pieno di malanni ma, a volte, riesce ancora a sorprendere.

Che la forza sia con voi e... A s'udëi!!!



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