martedì 2 settembre 2008

LAUDAMUS PASQUINO



Incipit: la tessera del PD l'ho prenotata. Ok?

Interessante trasmissione quella mandata in onda, ieri a tarda notte, da Rai2. Alcuni opinion leader (da Lucia Annunziata a Edmondo Berselli, da Ludovica Barzini a Folco Terzani) discutevano di Barak Obama. Mi è piaciuta l'osservazione di Folco, figlio primogenito del mai sufficientemente compianto Tiziano Terzani: Barak - ha detto - ha un sogno, sa trasmetterlo e sa convincere gli elettori che questo sogno, quello di un' America migliore, si può realizzare lavorando insieme. Già: avere un sogno e la capacità di trasmetterlo. Lo avevano John e Bob Kennedy, l'aveva Martin Luther King. Ce l'ha Barak Obama. Poi ti vien spontaneo guardarti intorno e pensare: e noi? Noi del PD l'abbiamo un sogno? Riusciamo a trasmetterlo? E 'sto benedetto PD cos'è? Un PN (partito nuovo) o un NP (nuovo partito)? C'è poco da fare: a me sembra che il progetto politico del Partito Democratico non decolli. Proprio per nulla. Il sindaco di Torino "costretto" a chiedere al locale PD se gli interessa la sua ricandidatura. A Firenze il tentativo di far primarie fasulle tra candidati imposti da Roma. In Sicilia, il gioco stupido di correnti ti fa fuori la Anna Finocchiaro che è una delle menti politiche più brillanti e capaci che questo Paese abbia. A me sembra che ciò dipenda da un errore di fondo, dall'aver voluto costruire un partito fondato su una fusione fredda di realtà diverse, DS da un lato e DL dall'altro. In mezzo, stritolati da una classe dirigente immodificabile e irrinovabile (ma vi rendete conto che nel resto d'Europa a 40/50 anni puoi essere Presidente di un governo quando, qui da noi, il massimo cui può aspirare - tranne qualche isola felice - è quella di presidente dell'assemblea del tuo condominio?), difficilmente le nuove generazioni riescono a ritagliarsi uno spazio autonomo di pensiero e di azione. E, laddove lo abbiano, stentano ad approfittarne per paura di "mettersi contro" il potentucolo di turno. Poi ci si mettono anche i vecchi schematismi, le dietrologie che sono pure ridicole se non fossero il segnale che questa fusione fredda deve ancora portare ad una vera unità. Così accade che, a Bologna, durante la Festa provinciale dell' Unità, la colonna sonora sia rappresentata dall'Internazionale. Canzone importante, storica (che, immagino, faccia ancora commuovere il mio amico Alessio) ma che, come direbbe il buon Antonio da Montenero di Bisaccia, che c'azzecca? E l'ironico politologo Gianfranco Pasquino, ne Il Corriere, prima ci scherza su (a metter su l'Internazionale, sarà stato un sabotatore del PD), poi riflette che la colonna sonora del PD (dai Radiohead ai Coldplay) è emblematica: Il PD vive in uno stato di confusione, se scegliesse un inno, anche inglese, in grado di rimandare a una identità politica laburista, andrebbe bene. Invece mette insieme un po' di tutto. Poi ti capita sottomano un volantino che pubblicizza una Festa del PD e che ti trovi a leggere? Questo: Proseguendo la tradizione della FESTA POPOLARE dell'UNITA, cominciata 60 anni fa proprio in questo luogo, ripartiamo per costruire un nuovo futuro.

Domanda, domandina....ma come diavolo si fa a parlare di futuro, ricordando cosa accadde 60 anni fa? Boh...ok, ok...è vero..come disse qualcuno, il sottoscritto politicamente è un signor nessuno e dunque evidentemente non ci capisco niente!

Che la forza sia con voi e... A s'udëi!!!


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10 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

(i miei commenti hai sempre la libertà di non pubblicarli, lo sai)

In politica non esistono vergini!se una cosa ho imparato è "non ti piace?su le maniche e prova a cambiare!!!" perciò, condivido molto di ciò che hai scritto, altro non ti va bene?
su le maniche e lavorare!
cordialmente Elisa

2 settembre 2008 alle ore 08:53  
Blogger Nico Narsi ha detto...

Barack...

[Barack = Baruch = Benedetto]

Scusa la pignoleria, ma, da tempo, sono membro di questo circolo PD on-line: http://pdobama.wordpress.com

Nico

2 settembre 2008 alle ore 09:54  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Eolisa i tuoi commenti sono sempre ben accetti. Mi pare che la voglia di lavorare per cambiare c'é in me come in molti altri. E però (e ne sai qualche cosa anche tu..) talvolta lo scoramento (meglio: le inacchiature)ti assale...ma, come diceva quel tale?...ah, sì..l'ottimismo è il profumo della vita!
Per Nico: grazie della puntuale segnalazione...mi piacerebbe però un tuo commento sul contenuto del post....

2 settembre 2008 alle ore 10:43  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sì l'Internazionale mi commuove sempre... che ci vuoi fare sono e sarò sempre un vecchio SOCIALISTA. Non è la novità dell'inno che fa quella del partito, altrimenti dovremmo buttar via il Mameli, ragionando così, il problema è che il PD non ha un identità, io sarò pure di un partito piccolo e scalcagnato, ma almeno una identità, ce l'ha, che non è affatto vecchia, ma ben moderna ed europea, se l'Europa è il nostro futuro, il Pd dovrebbe trarre le opportune conseguenze, e comunque quando troverete un Inno che avrà la stessa lngevità dell'Internazionale ne riparliamo.
Alessio
Sempre AVANTI!!

2 settembre 2008 alle ore 12:00  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

E' vero quel che dici a proposito degli inni...e però un inno segna comunque - almeno credo - una appartenenza...

2 settembre 2008 alle ore 14:11  
Anonymous Anonimo ha detto...

gli inni nascono dalla condivisione di ideali, valori, esperienze comuni.penso ai canti delle mondine, ai cori degli alpini, agli schiavi africani nei campi di cotone americani ... tutti canti e inni arrivati fino a noi, che commuovono e che sono decisamente longevi.perciò a costo di sembrare pesante, se vogliamo creare un'entità vera e condivisa bisogna sporcarci le mani (magari cucinando costesine a una festa sulla quale qualcuno avrà di che dire, ma che pochi stanno tentando di mettere su - e io non sono tra questi ultimi)
Elisa

2 settembre 2008 alle ore 15:35  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Non amo i dibattiti a due ma, Elisa, qui non sono in discussione le costesine (per'altro buonissime), quanto questo appellarsi ad un passato (necessariamente di parte e dunque col rischio concreto di "escludere" - magari inconsciamente - qualcuno) che non mi pare spinga a guardare al futuro...spero di essere stato sufficientemente chiaro. In altre parole: non chiedo che ciascuno di noi dimentichi di improvviso le proprie "appartenenze" passate (io ad esempio proprio non ci riesco) che come tali appartengono alla storia di ciascuno che va sempre difesa con orgoglio e identità. Chiedo soltanto, anche nella forma, che queste appartenenze non diventino predominanti le une sulle altre.

2 settembre 2008 alle ore 15:44  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ciò Meggiato, ma ti te gà incorto desso che ti gà fatto el partito coi ex PC?
alessio

2 settembre 2008 alle ore 16:25  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

El me problema xe che me piaseva farlo anca coi sociaisti..se na volta tanto noi i fasesse i..sociaisti e i decidesse finalmente da che parte stare!!!!

2 settembre 2008 alle ore 17:49  
Blogger Nico Narsi ha detto...

Un commento? Mah, sembra anche a me che, a Mira, il progetto del PD stia decollando con più di una difficoltà, proprio a causa di quella "fusione fredda" che tu denunci (processo che, tra l'altro, lascia perplesso chi, come me, non proviene dai due "soci di maggioranza", DS e Dl, impegnati su tutti i fronti in una gran spartizione di poltrone e non molto più, in questo anno di faticoso "radicamento territoriale" che ora sfocia nel tesseramento: staremo a vedere come sarà gestito questo snodo cruciale) ...
Ciò premesso, credo che una Festa Democratica possa costituire un'occasione: e pazienza se, a Mira, i più volenterosi e organizzati a quanto pare sono gli ex-DS (è un fatto: la mia è un'opinione imparziale maturata in questi 13 mesi di attività politica *sul terreno*...).
Appuntamento ad Olmo, allora (invito, ovviamente, esteso anche ad Alessio!), N.

2 settembre 2008 alle ore 18:00  

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