MORIRE D'AMORE
Mi ha colpito molto, stamani, leggere la notizia del ventunenne che ieri si è ucciso (probabilmente) per una delusione d'amore. Certo: darsi la morte per amore è topos, archetipo su cui sono state costruite alcune fra le più belle e struggenti pagine della letteratura di ogni tempo e di ogni luogo. Ma pensare che ciò accada anche nella realtà fa riflettere. Mi chiedo, infatti: questo giovane ha scelto di togliersi la vita davvero per una delusione d'amore? Oppure attraverso questa delusione si è scoperto, in un certo senso, deluso dalla vita? Questi giovani che paiono così duri, così baldanzosi, talvolta persino sprezzanti in realtà ho la sensazione siano molto, molto fragili. Oggi si muore per amore. Ieri per un brutto voto a scuola. Certo: è già accaduto. E probabilmente accadrà ancora. Ma perchè? Non ho metodologia sociologica da impiegare. Non ho figli. Ho, per così dire, una sensazione: e cioè che a queste nuove generazioni noi non abbiamo insegnato il valore della sconfitta. Già perché occorre imparare a saper perdere, a saperci accettare con i nostri limiti, le nostre debolezze, le nostre incapacità. Ed invece spesso noi, questi giovani li vorremmo perfetti, invincibili, magari cinici quel che basta. Questo è il compito che dovrebbe attendere le famiglie certo. Ma anche la scuola. Ma anche lo sport. Imparare a perdere. Perché la vita è fatta anche di sconfitte. Una volta un amico mi ha detto: il vero uomo non è quello che non sbaglia, è quello che - quando cade - ha il coraggio di rialzarsi.
1) Il 1 maggio alle ore 9, in Piazza Mira Porte, inizieremo la manifestazione per il lavoro. In corteo ci porteremo in Piazza IX Martiri dove vi saranno gli interventi di alcuni sindacalisti e del nostro sindaco, Michele Carpinetti. Non mancate.
2) Il comune di Viareggio mi segnala un interessante convegno. Ne parlo perché attraverso di esso colgo l'occasione per invitarvi a visitare il sito della Historical Diving Society Italia: una associazione nata per diffondere la cultura della immersione subacquea e della sua storia. Gli amici di HDS dal 1998 hanno realizzato, a Ravenna, un interessantissimo Museo delle Attività subacquee. Inoltre realizzano una rivista, HDS notizie, sempre ricca di spunti, articoli, proposte. Hanno permesso, ad esempio, le operazioni di recupero (in saturazione) del Polluce, un piroscafo affondato al largo dell'Isola d'Elba con un autentico tesoro. Il convegno, che si svolgerà il 10 maggio, presso il Museo della marineria si intitola Storia ed evoluzione del turismo subacqueo. Fra i relatori Folco Quilici, Sabina Cupi (direttrice di Mondo sommerso) ma soprattutto Maria Pia Pezzali formidabile subacquea ma soprattutto grande fotoreporter del profondo blu.
Che la forza sia con voi....
Etichette: SOCIETA
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