lunedì 28 luglio 2008

CONTRO


Non so se a voi capiti mai. Ma stamani mi sono svegliato, come dire?, sentendomi "contro" e credo che sia un bel modo per superare la depressione post week end purché non ci si senta contro sè stessi. Ma questa è altra cosa. Ed in effetti credo siano molti i motivi per cui oggi ci si possa dire contro.

Innanzitutto contro un partito che, dopo essere scomparso dal Parlamento, ieri approva una mozione in cui si definisce "antagonista organico del PD" e dunque destinato (al pari del PD sia ben chiaro) a rimanersene all'opposizione proprio quando, ogni giorno di più, vi è l'assoluto bisogno di una "coscienza di sinistra" in questo paese che vive di un buonismo a fase alterna e che intanto introduce una norma allucinante: sei un precario che ha denunciato il proprio datore di lavoro perché ti "regolarizzi"? Niente causa, solo un indennizzo. Ma sarà possibile?E ciò che fa più male, almeno a me che comunista non lo son mai stato, è che hanno impallinato Niki Vendola, vale a dire una - secondo me - delle menti più brillanti che oggi abbia la politica italiana.
E poi c'è da essere contro l'Iran. Sì (non ho limiti, vedete?) contro quel paese e il suo presidente, Mahmud Ahmadinejad (nella foto) che non solo ha annunciato di avere 6000 centrifughe per arricchire l'uranio (ve lo ricordate lo Schumi di Marco della Noce, sempre sborone?) ma che ieri ha effettuato l'ennesima impiccagione di massa, uccidendo 29 persone. Guardate quella foto, non vi pare che questo presidente sia...insomma, brutto? Ma proprio brutto (vietati commenti del tipo "senti chi parla" ok?)! Ed io ho sempre diffidato degli uomini di potere brutti (non delle donne perché innanzitutto mai vista una donna brutta e poi perché, purtroppo, non ve ne sono mica molte di donne al potere) perché sono cattivi ed imbecilli! Ecco fatto: che dite? Mi lanceranno la fatwa (così almeno potrò dimostrare di non essere "politicamente un signor nessuno"?)? E se lo faranno le guardie padane mi faranno da scorta?
E ancora: c'è da essere contro un "comico" che insinua sul nostro Presidente della Repubblica perché ha firmato il decreto legge del "lodo Alfano". E questo comico, paladino intelettual - chic delle masse, dovrebbe ben spiegare come diavolo poteva Napolitano rifiutarsi di firmare una legge che è costituzionale e che non prevede nemmeno copertura di spesa. E' vero che nel '68 chiedevano "la fantasia al potere" ma qui non è fantasia, è ignoranza vera e propria!
E c'é da essere contro pure quel ministro che, ospite a casa nostra, sbefeggia il tricolore. Ora: è ben vero che appartiene allo stesso governo guidato da un Presidente che, pochi anni fa, si divertiva - in occasione delle conferenze internazionali - al momento della fotografia ufficiale a far le corna a chi gli stava accanto, ma offendere il tricolore a me fa incacchiare di brutto. Specialmente quando sei ospite di Venezia, una città che ha sempre - nei suoi secoli di storia gloriosa - accolto tutti, indipendentemente da dove venissero o da quale religione professassero.
E però ci sono almeno tre motivi per essere felici.
Il primo: il sottosegretario alla salute, Francesca Martini, riabilita nell'ordine risotto con ossobuco, polenta taragna ai formaggi, cassoeula di verze e maiale. E' vero: un pò pesantina a dir la verità, ma mi pare una gran bella dieta!
Il secondo: ieri mattina, presto (molto presto), i colori della nostra laguna che ho visto nel mio consueto giro in bici (a voi non può fregar di meno, lo so, ma sto aumentando distanze e velocità poiché l'anno prossimo con l'amico Graziano si fa l'intero Cammino di Santiago in bici).
Il terzo: ieri mattina mentre ero ai Moranzani (sono matto, lo so: ma sono sempre affascinato dal vedere in azione le chiuse, rimarrei delle ore a guardarle..mah: ognuno ha la perversione che si merita, no?), sento chiamarmi. Chi ti vedo? Un amico con cui abbiam frequentato gli anni di Liceo e, con essi, anni di scorribande e avventure. Amico grande che commise un peccato veniale iscrivendosi ad Economia dalla quale, ben presto, se ne scappò per venire a Lettere a Padova. Oggi gestisce una darsena e mi ha fatto un piacere enorme constatare che la vita non gli ha tolto quel suo sorriso che usava per nascondere la propria timidezza e che, al pari mio, non ha ancora smesso di fumare. Vent'anni che non ci si vedeva ma appena reincontrati sembrava che ci fossimo visti per l'ultima volta solo il giorno prima!
Che la forza sia con voi!
P.S. Fra pochi giorni ricorderemo quel 20 agosto 1968 quando alla primavera di Praga subentrò il freddo di una occupazione che distrusse sogni, utopie, fantasie e libertà....

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3 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

forse è il caso di ricordarti che le "vittime" dell'impiccagione in Iran erano, nell'ordine: stupratori di donne e bambini, assassini, spacciatori di droga. Nemmeno uno era un "prigioniero politico", insomma. Allora, qui la questione diventa se si è favorevoli o meno alla pena di morte, ma qui l'Iran c'entra quanto gli USA e altri paesi nel mondo. E io sono favorevolissimo alla massima pena.
Antonio

28 luglio 2008 alle ore 10:15  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Caro Antonio,
a differenza tua io sono asoslutamente contrario alla pena di morte. Per qualunque reato. E' per questo, ad esempio, che sostengo con forza e convinzione la campagna attuata dai radicali per impedire l'uccisione di Terek Aziz, il braccio destro di Saddam Hussein. Quanto ai reati di cui quelle 29 persone si sarebbero "macchiate", lasciami usare il condizionale poiché ho davvero seri dubbi che in Iran la giustizia possa anche solo lontanamente potersi dire "giusta". E, d'altra parte, la Sotira è piena di casi in cui si sono uccise persone "fingendo" che si fossero macchiate dei più orribili delitti.
Grazie comunque del tuo commento.

28 luglio 2008 alle ore 10:44  
Anonymous Anonimo ha detto...

in effetti credo che i processi "equi" in Iran siano ben più rari che da noi... secondo dove vi è la pena di morte chissà perché i reati non son affatto di meno...
a.b.

29 luglio 2008 alle ore 10:30  

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