GIUSTIZIA

Adesso si può dire che la guerra nei Balcani è davvero finita. La cattura di Karadzic è importante per le vittime che attendono giustizia da troppi anni, ma è ancora più importante che sia opera della polizia serba: un fatto che chiude il capitolo degli alibi e dei vittimismi storici per aprire quello della definitiva riabilitazione di un popolo e del suo ingresso in Europa.
E però, al solito, non possiamo dimenticare che Karadzic, oscuro professore di psicologia e poeta di bassissimo livello, non sarebbe diventato ciò che è stato senza l'appoggio di politiche estere, europee e non, troppo deboli e fiacche. Non possiamo non dimenticare che, all'apogeo della sua politica, Karadzic riceveva ministri e presidenti dei consigli tra cui anche lo stesso Mitterand. Una rete di complicità e di colpevoli e omertosi silenzi, di coperture internazionali all'insegna di uno strettissimo rapporto con Milosevic, il "presidente" della Serbia. E per pagare queste complicità, è sempre Nava a ricordarcelo, il prezzo, mai pagato fino ad oggi, fu il tribunale dell'Aja e la consegna dei criminali di guerra come Karadzic, rimasta per troppo tempo una vergognosa lettera morta.
Ora è tempo che i colpevoli paghino.
Che la forza sia con voi
Etichette: POLITICA
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