martedì 29 luglio 2008

PARADISI DI CASA NOSTRA




Non sono mai stato in Laguna. Non ho mai avuto l'occasione di visitarla in barca. Almeno fino a stamani quando, dopo aver spostato qualche appuntamento, ho approfittato di un invito di Nazareno De Faveri (consigliere comunale del PD) e ho trascorso la mattinata a bordo della sua imbarcazione. E ho capito. Ho capito non solo perché Hemingway amasse la laguna (e davvero veniva voglia di fermarsi, aprire il taccuni e scrivere impressioni, suggestioni, emozioni) ma anche perché siano moltissime le persone che ne subiscono il fascino silente. Partenza da Fusina alle 8,30. Appena calata in acqua l'imbarcazione abbiamo raggiunto il canale dei petroli e da lì siamo entrati nella gronda lagunare mirese, tra le casse di colmata B e C. Uno spettacolo semplicemente straordinario quello che accoglie il visitatore che si perde tra ghebi , laghi, barene, canali e velme, in un silenzio persino irreale rotto solo dalle grida di gabbiani e cormorani. In alcuni punti occorre grande esperienza per non finire in secca dal momento che, spesso, la profondità massima dell'acqua è di 1 metro, massimo due con punte di soli - 80 centimetri (preziosissimo l'ecoscandaglio) ma da questo punto di vista Nazareno ha una incredibile bravura! Dalle casse di colmata ci siam spostati al porto di San Leonardo (sempre in territorio mirese) dove attraccano le petroliere attraverso alcuni angoli davvero suggestivi :



Dopo circa un'ora di navigazione, quando eravamo poco distanti da Chioggia, è apparsa all'orizzonte una incredibile costruzione :









Immaginate la sorpresa per qualunque navigante nel vedere improvvisamente ergersi, in mezzo alla laguna, una simile abitazione! Da lì, in meno di venti minuti, siamo arrivati alla bocca di porto di Malamocco e dunque direttamente in mare. E da lì ci siamo spinti sino al canale della Giudecca:



Lungo il canale, e passando di fronte ad alcuni fra i più antichi squeri veneziani

siamo ritornati al punto di partenza.
E' stata una mattinata davvero bella in posti ancora "autentici" (sebbene la longa manus dell'uomo cominci, purtroppo, a farsi sentire), in mezzo ad una natura incontaminata e, per molti tratti, "selvaggia". Durante il viaggio di ritorno Nazareno mi ha detto una frase che mi ha colpito molto: abbiamo il Paradiso a due passi da casa nostra e molti non lo sanno. Beh: da oggi io lo so. Grazie Neno di questa straordinaria gita!
Che la forza sia con te!

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

(non pubblicarlo)
peccato però che Neno sia apparentemente brontolo e in realtà abbia un buon cuore: ieri gli avevamo dato alcuni suggerimenti per come fingere un incidente e liberarsi di "quel che rimane" ... pazienza, sarà per la prossima volta.
con tanta tanta invidia
una consigliera presidente di commissione (chi sara?!?!)

29 luglio 2008 alle ore 16:12  
Blogger Il sito di Davide ha detto...

Elisa, l'ho pubblicato dopo avertene chiesto il permesso...vero?
Ciao presidentessa e che la forza sia con te!

30 luglio 2008 alle ore 12:55  

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