PER UNA CHIESA MINORE
In attesa che ne vengano pubblicati gli atti, metto insieme alcuni appunti sparsi che ho raccolto nel corso di piccolo per diventare fratello, l'affollatissima giornata di riflessione in ricordo di don Luigi Meggiato, ospitata nella comunità monastica di Marango. Lo faccio perché ho trovato molti spunti verso i quali mi sta, da tempo, portando la mia riflessione su ciò che è davvero Chiesa. E così mi è piaciuta moltissimo l'immagine che don Angelo Casati, parroco a Milano (con singolare "contraddizione" tra il suo essere prete di una "Chiesa minore" ed il suo essere parroco di una parrocchia ubicata in...via Montenapoleone!), ha scelto immaginando che la chiesa minore sia "come il pane semplice, che sta sulla tavola da solo, che si lascia spezzare". La Chiesa, è stato detto, "non è la gerarchia" (e quante volte mi son sforzato di far capire questo concetto ai tanti amici "anticlericali") e, per l'appunto, la chiesa minore "non appare quando a dominare sono le declinazioni della gerarchia che stride con la minorità". Insomma questa chiesa minore appartiene "a quegli spiriti che, avendo sete, la cercano", la "trovi nelle periferie dell'umanità". Una Chiesa che "è viva nel mondo se cerca il posto dell'ultimo del mondo" e che si contrappone alla "Chiesa maggiore" quella fatta "con i don, i monsignore, l'eccellenza; laddove anche il vocabolario segna una distanza, un allontanamento". E anche la riflessione di don Dino Pezzetta, Un Dio che si fa servo, mi ha colpito specialmente con quell'idea dello "svuotarsi di sè" che raggiunge il massimo compimento nella morte. "Cristo - ha detto Dino - è morto SENZA avvertire la presenza di Dio". "La morte di Gesù con le sue grida, le sue lacrime, dimostra il silenzio di Dio e implicano,da parte nostra, una totale e assoluta fiducia nella sua presenza". E anche qui impietosa ma profondamente vera l'analisi dei pericoli della "Chiesa maggiore" dove "i corredi religiosi (le processioni, i pellegrinaggi, i riti) non ti aiutano a fidarti di Dio ma hanno la pretesa di catturare Dio". Alla sera mi son fermato a cena con le monache e i monaci della comunità e, al solito, nel rimanere insieme a loro scopri valori autentici che spesso la frenetica vita d'oggi ti fa dimenticare.
Che la forza sia con voi...
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