martedì 23 dicembre 2008

TRASVERSALITA









Vi segnalo questa nuova iniziativa del mio grande amico Andrea (Causin). Andrea è persona "trasparente", assolutamente coerente con se stesso e con le proprie idee. Chi altri, infatti, potrebbe anche solo pensare di dar vita ad un "gruppo politico" insieme ad una assessora regionale di Alleanza Nazionale? Non conosco Elena Donazzan ma, immagino, che se l'ex presidente provinciale delle ACLI decida di costruire una nuova iniziativa politica con lei, significa che pure lei ha onestà e libertà intellettuali davvero notevoli. L'iniziativa si chiama Persona e Libertà (http://www.personaeeliberta.it/) e vuol essere, per l'appunto, una iniziativa politica trasversale in cui cattolici, di appartenenze anche diversissime, si confrontano su valori, ideali e scelte che purtroppo non sono oggetto praticamente mai di riflessione politica.
Questo il loro manifesto dei valori:

Oggi, la presenza dei cattolici nello scenario politico Italiano, si configura in modo plurale, in partiti diversi e in schieramenti avversi.
La complessità dell’evoluzione economica e sociale del nostro Paese, necessita che questa presenza, in qualsiasi formazione politica essa avvenga, sia capace di essere significativa ed efficace al fine dello sviluppo integrale della persona umana e della sua libertà.
Il Santo Padre, Benedetto XVI ha ribadito di recente, a questo riguardo, la necessità, nel mondo del lavoro, dell’economia e della politica, di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile.
L’evoluzione della scienza e della tecnica, l’affermazione di modelli economici globali interdipendenti, la rapidità con cui in ogni istante vengono scambiati in tutto il pianeta quantità enormi di informazioni e di dati, cambiano profondamente la vita e le relazioni delle donne e degli uomini del nostro tempo.
I cattolici che vivono la responsabilità politica sul versante delle istituzioni, sia nell’azione quotidiana di governo sia nell’attività legislativa, si trovano di fronte a sfide inedite.
Non v’è dubbio che i cattolici in politica, e nel Paese, oggi siano una minoranza.
Vi è la necessità tuttavia che il sistema di valori e di prassi della tradizione cattolico – democratica possa essere riproposto con forza e significanza nel dibattito politico Italiano.
All’interno dell’aula del Consiglio Regionale del Veneto, vi sono consiglieri che provengono da differenti esperienze della cultura cattolica. Chi dai partiti che hanno incarnato questa tradizione, chi da ambiti associativi o di pastorale di riferimento, altri ancora da esperienze politiche direttamente riferite ai principi di ispirazione cristiana.
Lo scopo dell’intergruppo è quello di diventare un luogo di dibattito e di sintesi su alcuni temi che sono particolarmente vicini e inerenti alla sensibilità ci chi prima che essere un legislatore regionale, è una persona che ha un riferimento culturale preciso ed è in un cammino di fede.Con l’adesione a questo manifesto i consiglieri danno vita all’intergruppo consigliare Persona e libertà, e si impegnano a promuoverne le iniziative e i contenuti.
La promozione della persona umana
La complessità della società attuale e le criticità dell’economia del momento contingente possono essere affrontate solo in un modo. Mettendo al centro dell’azione politica la promozione della persona Umana. Ciò significa affermare il primato dell’Uomo rispetto al profitto, alla scienza e ad altre dimensioni del vivere umano.
La promozione della persona umana passa per il riconoscimento del suo valore, anche trascendente. La storia dell’uomo, dall’inizio, è stata profondamente segnata dalla ricerca di Dio, e da una dimensione spirituale. E questa tensione ha fortemente segnato l’evoluzione culturale e delle istituzioni.
Nel caso dell’Europa per esempio risulta difficile comprendere la complessità dell’evoluzione storica, culturale dei popoli, e gli attuali ordinamenti istituzionali e democratici, il complesso delle relazioni tra persone, tra corpi sociali e corpi intermedi, se non alla luce del Cristianesimo.In questo scenario promuovere la persona umana, significa promuoverne lo sviluppo integrale, la libertà di scelta, dai processi educativi, alla dimensione religiosa, affettiva, relazionale e professionale.
scienza e vita: frontiere e limiti
La questione sociale non riguarda più soltanto i temi dell’uguaglianza e del lavoro, ma l’esistenza stessa di ogni uomo e di ogni donna, dal concepimento al suo termine naturale. La vita così, oltreché centro della questione sociale, si trasforma in “questione antropologica”.Infatti la tecnica è entrata ormai in una fase in cui è in grado di modificare sia l’uomo che la natura.Essendosi impossessata delle conoscenze per manipolare la vita, è diventata il potere sociale più invasivo e affascinante ma anche più pericoloso per il futuro dell’umanità.
Per la dottrina sociale della Chiesa, il diritto alla vita è diritto primario, origine e condizione di tutti gli altri diritti della persona e trova fondamento nella sua inviolabile dignità.Sia che si tratti di cellule staminali o di fecondazione assistita, di aborto o di pillola Ru486, di testamento biologico o di eutanasia, di trapianti o di clonazione, i cittadini si attendono che il legislatore stabilisca delle regole di comportamento cui attenersi.
La scienza costituisce allo stesso tempo una frontiera da esplorare e un potenziale pericolo.All’uomo spetta la responsabilità di esplorare e di fissare il limite. Affinché essa non vada contro l’uomo stesso.
Questa responsabilità si esercita in modo diretto, nell’esercizio delle professioni mediche e scientifiche ma anche attraverso l’attività delle assemblee legislative di tutti i livelli, dove uomini e donne sono chiamati a riconoscere le potenzialità della scienza e, allo stesso tempo, fissarne i limiti.Il discernimento richiede di confronto e di entrare nel merito delle questioni sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista etico.
il valore sociale della famigliaLa Costituzione Italiana all’Articolo 29 recita “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. E all’Articolo 31 prosegue “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose”.Nonostante siano trascorsi 60 anni dall’entrata in vigore dal dettato costituzionale il tema della famiglia rimane ancora di carattere strategico per l’agenda politica Italiana. La famiglia oggi rimane un vero e proprio ammortizzatore sociale. Dalla cura dell’infanzia, all’assistenza dei non autosufficienti, disabili e anziani, fino alla funzione di ammortizzatore sociale di fronte alle situazioni di difficoltà nel mondo del lavoro, la famiglia svolge un ruolo di sostegno e di supporto nella vita delle persone. In questo senso, il ruolo di valore pubblico della famiglia va riconosciuto e sostenuto dallo Stato e dalle Istituzioni.
Un nuovo umanesimo del lavoro
Il mondo del lavoro rimane un ambito di impegno sociale e politico prioritario. Il lavoro è una delle dimensioni centrali della vita delle persone, intorno alla quale ruotano relazioni, affetti, e possibilità di espressione de affermazione della persona. I cattolici – come si evidenzia nella Laborem exercens - devono interrogarsi e proporre soluzioni efficaci di fronte alla crescente precarietà lavorativa, alla disoccupazione dei lavoratori non qualificati, alla necessità di promuovere percorsi di formazione ed aggiornamento per consentire a tutti i lavoratori di rimanere “competitivi” nel mercato del lavoro, e per fare in modo che i lavoratori temporaneamente esclusi dal circuito lavorativo possano rientrarvi velocemente.
La recente crisi finanziaria mondiale pone poi in tutta la sua evidenza la necessità di riscoprire l’etica nella finanza e nell’economia. La finanza non può essere costruita solo sulle speculazioni o su “artifizi”, ma deve trovare fondamento nell’economia reale.
Serve un rinnovato impegno affinchè la politica individui quelle soluzioni che consentano di evitare che le crisi della economia finanziaria trasbordino sull’economia reale, rendendo difficile il ricorso al credito per le piccole e medie aziende e provocando, conseguentemente, ricadute negative sui livelli occupazionali.E’ necessario ribadire il primato dell’economia sulla finanza, il primato del lavoro sul capitale e il primato della persona sul lavoro.
Il valore pubblico dell’iniziativa privata: la sussidiarietà
L’Italia e il Veneto, sono segnati da profonde trasformazioni. Dal punto di vista economico, demografico e sociale. Lo Stato, nel nostro Paese, come in tanti paesi europei ha svolto un ruolo preponderante nella definizione e nella erogazione dei servizi alle persone.
In veneto, in particolare, nei campi dell’assistenza all’infanzia (scuole materne), nell’assistenza ai diversamente abili e alle persone anziane, negli ambiti della sanità e della formazione, in particolar modo quella dell’avviamento professionale, dal dopoguerra ad oggi si è affermato un modello di sussidiarietà orizzontale.
Ci sono soggetti privati che in partenariato con lo Stato e con gli enti locali svolgono servizi di pubblica utilità. Centri di Formazione Professionale, Scuole materne parrocchiali e di associazioni private, associazioni e cooperative sociali che operano nel campo dell’assistenza e dell’avviamento professionale delle persone diversamente abili, cliniche private e case di riposo, rappresentano nella maggior parte dei casi un tentativo riuscito di parterschip tra pubblico e privato.
Questa idea di sussidiarietà che prefigura uno Stato meno pesante e invadente, e la presenza di un privato, che elevando gli standard di qualità, possa garantire sempre di più e meglio una funzione pubblica, prefigura un modello virtuoso.
Queste prassi di sussidiarietà orizzontale vanno riconosciute e sostenute.
L’impegno per la salvaguardia dell’ambiente
Nel nostro Paese è ancora scarsa la sensibilità verso il problema dell’ambiente.Serve un impegno condiviso, di cui i cattolici possono essere promotori e protagonisti, per aumentare la consapevolezza sulla necessità di nuovi stili di vita che consentano di diminuire le emissione di CO2, puntando sulle energie rinnovabili e riducendo l’inquinamento.
E’ vero che di fronte ad un problema globale come l’innalzamento della temperatura media sulla terra, le risposte devono essere globali ma l’Italia, in questa fondamentale sfida, deve fare la propria parte.
Lo stesso papa Benedetto XVI ha ribadito in più occasioni come uno dei campi, nei quali appare urgente operare – soprattutto per i cristiani impegnati nel sociale - è senz’altro quello della salvaguardia del creato.
Prima che sia troppo tardi – secondo il Pontefice - occorre adottare scelte coraggiose, che sappiano ricreare una forte alleanza tra l’uomo e la terra.Serve, in definitiva, un sì deciso alla tutela del creato e un impegno forte per invertire quelle tendenze che rischiano di portare a situazioni di degrado irreversibile.
Su questo fronte, anche l’assemblea legislativa del Veneto è fortemente impegnata.
Le scelte in materia di salvaguardia del territorio, di politica energetica, di viabilità e mobilità, di urbanistica, ci chiamano a scelte che riguardano non solo la nostra generazione, ma anche quelle future.
Uno stile nuovo per una politica nuova
L’intergruppo Persona e Libertà non vogliono promuovere solo una riflessione condivisa su alcuni problemi e alcuni contenuti. Vuole promuovere uno stile nuovo con cui vivere la politica. Uno stile che abbia come metro il servizio e la disponibilità agli altri, non solo ai propri potenziali elettori, che possa dare senso alla definizione “senza vincolo di mandato”.
L’interesse generale spesso confligge con la ricerca del consenso, tuttavia il Bene Comune si persegue solo perseguendo con grande decisione l’interesse generale.La sobrietà, il rispetto per l’istituzione che si rappresenta, la capacità di ascolto e di disponibilità, l’utilizzo corretto degli strumenti di governo e di legislazione di cui si dispone, non sono solamente dei comportamenti esteriori, ma rappresentano un obiettivo strategico per ridare valore alla politica.
Andrea Causin Consigliere Regionale del Veneto
Elena Donazzan Assessore all’Istruzione e al Lavoro – Regione del Veneto
Che la forza sia con voi!

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