lunedì 28 febbraio 2011

DUBBI...RIFORMISTI

PD e IDV hanno presentato e discusso a gennaio una mozione di sfiducia singola ad un solo ministro del governo Belrusconi, Sandro Bondi (pochissimi i precedenti ad eccezione di quella all'allora ministro della giustizia Mancuso). Sappiamo come è andata: la mozione è stata respinta benché Bondi (si veda l'intervista che ha rilasciato al Corriere l'altro giorno) di fato stia solo aspettando che la sua lettera di dimissioni sia accolta dal Presidente del Consiglio.
Riporto il passaggio chiave di questa mozione:
Il nostro sistema dei beni e delle attività culturali  risulta penalizzato nel suo complesso dall'azione del Governo e dalla visione che ha imposto il Ministro dell'economia e delle finanze, il quale neanche un mese fa dichiarò che 'la gente non mangia cultura' e che, pertanto, alla luce di questa massima, ha proposto con la legge di stabilità e con la legge di bilancio, pesanti tagli di risorse per lo svolgimento delle funzioni del Ministero, in un Paese che ospita un sesto delle risorse artistiche e archeologiche di tutto il mondo e che ricava  una parte significativa del suo prodotto interno lordo dal turismo domestico ed estero
e mi chiedo: siamo davvero coerenti?
Che la forza sia con voi!

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giovedì 24 febbraio 2011

REPETITA IUVANT


 Che la forza sia con voi!

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mercoledì 23 febbraio 2011

RICOMINCIAMO??!!!!!

Vedere la politica divenire scevra... dalla cultura, dall'etica e dall'impegno civile... fa male...
così Luca (alias Arterio Lupin e già di per sé a me questo nick piace un casino) jesolano trasmigrato in terra lombarda commentava su FB una mia riflessione; meglio: un mio interrogativo sul cosa fare quando l'essere riformista configge in maniera insanabile con una visione ragionieristica della realtà. Certo: per quanto animati da nobili intenti ciascuna azione politico amministrativa si scontra prima di tutto con le innumerovili difficoltà frapposte da una burocrazia che spesso pare quasi diventare una sorta di moloch invincibile (lo sapevate che per poter eseguire stabilmente funerali civili occorre un apposito regolamento???) e poi, per carità!, coi limiti personali di chi se ne fa interprete. Ma il punto non è questo. E' esattamente quello che Luca (Teomondo Scrofalo e se non sapete chi sia peggio per voi o, al limite, andatevelo a cercare su Google) ha beccato col suo commento. Credo fermamente che l'essere riformisti oggi significhi avere dei valori non negoziabili; significhi, ad esempio, riconoscere che non è vero che con la cultura non si mangia (andatevi a leggere cosa al riguardo scrive il mio amico Matteo Renzi sul suo blog) ma che anzi proprio la cultura sia quanto mai necessaria in mezzo al casino di questi nostrani giorni. Significa pensarla come il mio "Maestro" Dossetti il quale arrivava persino a sostenere che le vere riforme sono quelle che scontentano i più per non accontentare i pochi. Se il "mio" Roberto Vecchioni cita Orazio per commentare la sua vittoria a San Remo (ed Edoardo, il figlio, sbaglia: Chiamami ancora amore non è la più bella canzone che il prof. abbia mai scritto giacché TUTTE le sue canzoni sono meravigliose) non è semplicistico sfoggio di erudizione quanto piuttosto affermare un principio, quello  che solo uno sguardo poetico ci salva dalle miserie umane. E se il tuo riformismo si scontra come Don Chisciotte contro i mulini a vento alla fine ti fermi. Ma la tua non è una ritirata od una exit strategy. No: è aver individuato una linea di confine al di sotto della quale non riesci a spingerti. Perché è la tua coscienza ad impedirtelo. Perché davvero ci stanno distruggendo il pensiero. E, davvero!, quei ragazzi col libro in mano sono belli da vedere!E noi abbiamo il compito di difenderli.
Che la forza sia con voi!


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